L’assistenza dell’UNHCR per chi vuole tornare
Quando assistiamo rifugiati che vogliono rientrare nel Paese d’origine, il nostro lavoro mira a tre obiettivi prioritari.
- promuovere le condizioni che favoriscono il rimpatrio volontario
- garantire l’esercizio di una scelta libera e informata
- mobilitare il sostegno in favore di coloro che sono rimpatriati.
Queste priorità si concretizzano in varie iniziative per facilitare il rimpatrio volontario.
Per i rifugiati ancora in esilio, ad esempio, organizziamo le visite cosiddette go-and-see: le persone si recano per brevi periodi nel proprio Paese d’origine, per rendersi conto di persona delle condizioni e avere quindi più informazioni per fare una scelta consapevole.
Inoltre raccogliamo costantemente informazioni aggiornate sui Paesi e le regioni d’origine, promuoviamo la restituzione di case e proprietà – che possono essere state occupate durante l’esilio – e diamo assistenza materiale e legale.
Numeri, criticità e soluzioni positive
Nel corso del 2019 sono tornati nei loro Paesi d’origine 385.000 rifugiati in tutto, segnala il rapporto Global Trends. Il numero è in calo rispetto ai 593.800 del 2018, mentre la popolazione di rifugiati a livello mondiale ha continuato ad aumentare.
Nel 2019 i rimpatri volontari in Sud Sudan hanno rappresentato il numero maggiore, con 99.800 rifugiati tornati a casa, seguiti dai rimpatri volontari in Siria (95.000) e nella Repubblica Centrafricana (46.500).
Quasi 383.100 siriani sono tornati nel loro paese tra il 2017 e il 2019. L’UNHCR non promuove il ritorno dei rifugiati in Siria. I ritorni sono stati spontanei o organizzati dai paesi ospitanti o da altri attori umanitari che assistono i rifugiati che decidono di tornare a casa.
Dal 2017 abbiamo condotto cinque sondaggi sulle intenzioni e percezioni dei rifugiati siriani riguardo il ritorno a casa, l’ultimo dei quali è stato pubblicato nel marzo 2019. Condotta in Egitto, Libano, Giordania e Iraq, l’indagine ha coinvolto più di 13.000 rifugiati siriani, su un totale di 1,9 milioni di persone. Dalla fine del 2017 all’inizio del 2019, la percentuale stimata di rifugiati siriani che sperano di tornare è aumentata dal 51 al 75 per cento. Tuttavia, solo il 6 per cento degli intervistati aveva intenzione di tornare nei 12 mesi successivi e solo 1 su 5 intendeva trasferirsi in un Paese terzo, evidenziando che il rimpatrio rimane la soluzione preferita dalla stragrande maggioranza dei siriani. Circa 47.800 siriani di questi quattro paesi sono stati reinsediati in un Paese terzo con l’assistenza dell’UNHCR durante questo stesso periodo.