“E’ un piccolo seme di perfezione”

"E' un piccolo seme di perfezione"

In tutta la Gran Bretagna, i gruppi locali accolgono i rifugiati reinsediati nell’ambito del programma di Sponsorizzazione comunitaria.

Foto di Andrew McConnell
Testo di Matthew Mpoke Bigg

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L'attivista britannica Vicky Moller e la rifugiata siriana Sara Alchik giocano su una spiaggia nel sud del Galles. Sarah è arrivata in Galles dal Libano nel 2017 con i suoi genitori e due fratelli e sorelle.

"E' un piccolo seme di perfezione"

In tutta la Gran Bretagna, i gruppi locali accolgono i rifugiati reinsediati nell’ambito del programma di Sponsorizzazione comunitaria.

Foto di Andrew McConnell
Testo di Matthew Mpoke Bigg

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L’attivista britannica Vicky Moller e la rifugiata siriana Sara Alchik giocano su una spiaggia nel sud del Galles. Sarah è arrivata in Galles dal Libano nel 2017 con i suoi genitori e due fratelli e sorelle.

L’iniziativa della Sponsorizzazione comunitaria (Community Sponsorship) permette alle comunità di tutto il Regno Unito di accogliere i rifugiati arrivati attraverso il reinsediamento con l’approvazione del governo. Solo in Gran Bretagna, i progetti di sponsorizzazione comunitaria sono circa 90, e altri sono in cantiere. Sono coinvolti gruppi religiosi, imprese e altri soggetti.

Iniziative simili hanno preso piede anche in Canada, Spagna, Irlanda e in altri paesi.

I gruppi aiutano i partecipanti ad imparare l’inglese, a trovare scuole, ad accedere all’assistenza sanitaria, al lavoro e a corsi di formazione mentre i rifugiati si stabiliscono nel paese. Anche gli sponsor guadagnano qualcosa: nuovi amici e la possibilità di fare la differenza.

Il programma è stato introdotto nel 2016 dal governo britannico in collaborazione con la società civile e le autorità locali.

Finora, circa 450 rifugiati ne hanno beneficiato e il governo sta incoraggiando altri gruppi a fare un passo avanti.

Le famiglie e i loro sponsor sono stati fotografati come parte del progetto Ties that Bind prima dell’inizio della pandemia di COVID-19. Fortunatamente, tutte le persone coinvolte sono al sicuro e stanno bene.

Per saperne di più visita il sito di RESET, fornitore ufficiale di formazione, supporto e consulenza per l’iniziativa nel Regno Unito.

“La sponsorizzazione comunitaria è molto gratificante”.

Vicky ha dato vita al gruppo della comunità Croeso Teifi che ha portato la famiglia di Sara a Cardigan. Moller (al centro) fa un picnic su una spiaggia nel sud del Galles con la famiglia Alchik, Muhaned, sua moglie Naheda e i loro figli (da sinistra) Shadi, 8 anni, Hadi, 1, e Sara, 9 anni.

Muhaned Alchik e sua figlia Sara aiutano il sindaco John Adams-Lewis a preparare piatti siriani in una sala della chiesa di Cardigan, nel Galles.

Gli sponsor della comunità hanno iniziato a lavorare a Cardigan nel 2016. Il processo ha comportato la formazione di un comitato, l’istituzione di un ente di beneficenza, la presentazione della domanda e le visite del Ministero degli Interni del Regno Unito.

“Il mio sogno più grande era che questo potesse essere un grande modello di cambiamento sociale”.

Noura Daour, 44 anni, abbraccia Felicity Brangan mentre si trovano al mercato di Bury, nel nord-ovest dell’Inghilterra, con un’altra volontaria della comunità, Colette Pritchard (a sinistra).

Haitham Daour, 16 anni, dà il cinque a Ged Cavanagh dopo uno strike su una pista da bowling a Bury, nel nord-ovest dell’Inghilterra. I Daour non avevano mai giocato a bowling prima di arrivare nel Regno Unito. Hanno iniziato a giocare una volta al mese con Ged e altri sponsor della comunità dopo il loro arrivo.

Ged, un manager informatico in pensione, è stato uno dei primi volontari quando è stata avviata l’iniziativa. La famiglia è arrivata a Bury, vicino a Manchester, nell’agosto del 2018. Sono fuggiti dalla guerra in Siria e hanno trascorso sette anni in Libano prima di essere reinsediati in Inghilterra.

Ismael Khaled Jhayem (a sinistra) e sua moglie Ghofran prendono il tè con i membri del gruppo di sostegno della comunità Paula Hobson, Tricia Brophy e Brian Hobson a Liverpool. Thingwall Allotments ha trovato un terreno abbandonato che la famiglia ha già trasformato in un fiorente orto.

Ghofran Khaled Jhayem (a sinistra) e suo marito Ismael (a destra) condividono piatti siriani con i membri del loro gruppo di sostegno della comunità nella nuova casa della famiglia a Liverpool.

“I bambini sono felici. L’accoglienza della gente è stata grandiosa”.

La famiglia Khaled Jhayem sul lungomare nella loro nuova casa, Liverpool. Ghofran aveva paura di trasferire i bambini in un nuovo Paese con una nuova cultura, ma dopo sei mesi racconta che sono felici.

Le figlie di Mohamed Al-Shaabin e James Lynch giocano insieme nella casa della famiglia Al-Shaabin a sud di Londra, Regno Unito.

La famiglia Al-Shaabin è fuggita dalla Siria subito dopo l’inizio della guerra e sono ora sostenuti da Peckham Sponsors Refugees, uno dei più grandi gruppi del Paese. James e Claire sono membri dei gruppo di residenti locali che si sono riuniti per sponsorizzare il reinsediamento della famiglia nel Regno Unito. James, che parla arabo, è l’interprete del gruppo e Claire, un’insegnante, si occupa delle lezioni di inglese della famiglia.

Lufty Al-Shaabin taglia i capelli di Tim Finch nella casa della famiglia Al-Shaabin a sud di Londra, Regno Unito. Lufty era un barbiere in Giordania, dove la sua famiglia ha vissuto dopo la fuga dalla Siria. Tim è un membro del gruppo Peckham Sponsors Refugees.

Amy Chapman gioca con Adbul, 4 anni, e Noor, 6 anni, nella casa della famiglia Arnout a Ottery St Mary, Devon, nel sud-ovest dell’Inghilterra. Amy è un’amica di famiglia e spesso passa per aiutare i bambini a studiare l’inglese.

“Quando dormo, faccio dei bei sogni ora. Sono finiti i brutti sogni. Cerco di non ricordare nulla che risalga a prima del 2018”.

– Hani

Hani Arnout (a sinistra), 34 anni, ride con l’imbianchino e decoratore locale Trevor Leahong mentre lavorano insieme in una casa a Ottery St Mary, nel Devon. Trevor dà lavoro ad Hani ogni volta che può.

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