In Messico, in cerca di sicurezza e integrazione
In Messico, in cerca di sicurezza e integrazione
Se da un lato l’arte e il teatro sono strumenti essenziali per creare ponti e connessioni tra le persone e abbattere barriere e confini, dall’altro l’America Centrale è certamente un luogo nel quale differenti culture possono confrontarsi, incontrarsi e arricchirsi reciprocamente.
In questo momento, l’America Centrale ospita quasi un milione di persone che sono state costrette a lasciare le proprie case. Molti fuggono ma rimangono all’interno dei confini nazionali, come ad esempio gli sfollati interni in El Salvador e Honduras. Altri invece sono costretti a lasciare il proprio Paese come i rifugiati e i richiedenti asilo provenienti dal Centroamerica del Nord in fuga dalla violenza delle bande armate. Molti hanno cercato protezione in Messico: al momento nel Paese sono presenti circa 230 mila tra rifugiati e richiedenti asilo. Il Paese oggi, infatti, rappresenta sempre di più un luogo in cui i rifugiati cercano e trovano sicurezza e accesso a opportunità. Ma per loro il raggiungimento della stabilità può richiedere anni. Per questo, in Messico stiamo portando avanti una ambiziosa pianificazione pluriennale che si concentra sulle soluzioni, come l’effettiva integrazione.
Negli ultimi anni siamo stati testimoni di gesti di generosità, accoglienza calorosa e sforzi autentici volti a rendere i rifugiati parte del tessuto della società e dell’economia. Sono tantissimi i rifugiati felici di lavorare, studiare e contribuire in vari modi alla vita delle comunità che li accolgono.