Il 2020 ci ha posto davanti innumerevoli sfide, conflitti e crisi senza precedenti.
Grazie anche al tuo sostegno, UNHCR ha assistito milioni di persone, 365 giorni all’anno. Ripercorriamo insieme gli avvenimenti e le emergenze umanitarie a cui abbiamo risposto.
Gennaio 2020
Le violenze nel Darfur occidentale costringono decine di migliaia di persone alla fuga.
Nella provincia del Darfur occidentale, in Sudan, gli scontri provocano lo sfollamento di 46.000 persone all’interno del paese mentre altre 11.000 sono costrette a fuggire e chiedere protezione nel vicino Ciad. Grazie al tuo contributo, iniziamo l’anno soccorrendo decine di migliaia di sudanesi costretti con la forza a lasciare le proprie case.
Febbraio 2020
Aumentano le violenze nel nord-ovest della Siria.
Una recrudescenza degli scontri armati nelle province di Idlib e di Aleppo, nel nord-ovest del paese, in poche settimane costringe alla fuga quasi un milione di persone, principalmente donne e bambini. In uno dei periodi più freddi dell’anno ed in un contesto complesso di forti restrizioni all’accesso degli operatori umanitari, interveniamo facendo ricorso a convogli umanitari transfrontalieri dalla Turchia per trasportare oltre 50.000 tende e 140.000 kit d’emergenza.
Marzo 2020
Il COVID-19, un nemico che colpisce senza distinzioni
È l’11 marzo 2020 quando l’Organizzazione Mondiale della Sanità classifica l’epidemia di Coronavirus una vera e propria pandemia. Tutti noi ne veniamo colpiti. Per le persone di cui ci occupiamo è un’emergenza nell’emergenza. In molti paesi del mondo i servizi sanitari nazionali sono deboli, per i rifugiati e gli sfollati spesso accedervi è complesso. All’interno dei campi il distanziamento sociale è impossibile, per non parlare di quanto sia difficile anche solo l’accesso all’acqua. Ci attiviamo immediatamente distribuendo dispositivi di protezione, gel igienizzanti e volantini informativi in 14 lingue.
Aprile 2020
Sahel: la crisi a più rapido tasso di espansione al mondo
La catastrofe umanitaria che sta colpendo i paesi situati nella regione del Sahel rappresenta la crisi a più rapido tasso di crescita a livello globale. Nel 2020 violenze, conflitti, assalti indiscriminati a case, scuole e istituzioni costringono 2,8 milioni di persone a fuggire. In una terra in cui il cambiamento climatico, l’insicurezza alimentare e la mancanza di risorse economiche sono all’ordine del giorno, il COVID-19 aggrava ulteriormente la situazione. Il 12 giugno l’UNHCR lancia un appello globale per potenziare gli strumenti di protezione e assistenza per le famiglie sfollate.
Maggio 2020
Una duplice minaccia per i rifugiati Rohingya
Il ciclone Amphan, la tempesta più violenta mai registrata nel Golfo del Bengala, si abbatte in Bangladesh all’inizio della stagione dei monsoni. Si tratta solo dell’ennesima emergenza per oltre 860.000 Rohingya, rifugiati in Bangladesh per fuggire dalle violenze nel loro paese, in Myanmar. Ci attiviamo subito per rafforzare e riparare le tende danneggiate con l’aiuto anche di alcuni volontari, scelti tra i rifugiati stessi, che lavorano in prima linea per sostenere le famiglie colpite della loro comunità.
Giugno 2020
L’arrivo dell’inverno aggrava le condizioni di vita degli sfollati in Venezuela
Nell’emisfero meridionale arriva l’inverno. Con il crollo delle temperature, molti rifugiati venezuelani hanno disperatamente bisogno di aiuto: servono ripari, cibo, coperte e supporto economico. Il rischio di diventare dei senzatetto e di vivere per strada è molto alto. È necessario intensificare il nostro intervento per aiutare paesi come Argentina, Bolivia, Cile, Paraguay, Perù e Uruguay che ospitano oltre 1,5 milioni di venezuelani, in un momento in cui la pandemia sta portando al collasso i sistemi sanitari nazionali.
Luglio 2020
l taglio dei fondi ha conseguenze disastrose sul popolo yemenita
Dopo oltre cinque anni di conflitti, il popolo yemenita è ancora protagonista della peggiore crisi umanitaria al mondo che rischia di peggiorare a causa del taglio degli aiuti umanitari e dello scoppio della pandemia. La maggior parte dei rifugiati vive in condizioni di totale degrado e di sovraffollamento, il distanziamento fisico nonché l’igiene quotidiana sono impossibili. Solo la metà delle strutture sanitarie del paese risulta operativa. Grazie al tuo aiuto, riusciamo a mantenere il nostro presidio in Yemen e a fornire supporto economico, cibo, acqua, riparo e protezione alla popolazione.
Agosto 2020
La devastazione in Libano
Un’esplosione nel porto di Beirut ricopre di macerie la città. Nella tragedia muoiono centinaia di persone, migliaia rimangono ferite e oltre 300.000 abitazioni vengono distrutte o danneggiate. Grazie al sostegno di donatori come te, possiamo intervenire immediatamente per offrire riparo e assistenza materiale e psicosociale ai sopravvissuti. Il dramma dell’esplosione aggrava ancor di più una già profonda crisi economica, famiglie libanesi come quelle di rifugiati vivono ormai in estrema povertà.
Settembre 2020
Alcuni incendi distruggono il campo di Moria a Lesbo, in Grecia
Quasi 12.000 rifugiati e richiedenti asilo, tra cui 4.000 bambini, rimangono senza casa da un giorno all’altro a causa di una serie di incendi che distruggono il Centro di Registrazione e Identificazione di Moria. Per molte famiglie significa perdere tutto, di nuovo, ancora una volta. Le autorità locali istituiscono rapidamente un sito temporaneo di emergenza e noi ci rendiamo disponibili a garantire il primo soccorso e fornire le tende per le persone rimaste senza un riparo.
Ottobre 2020
La riduzione degli aiuti economici minaccia le condizioni di vita dei rifugiati
I bisogni si moltiplicano e le risorse si dimezzano, purtroppo questa è una terribile certezza. Le risorse disponibili coprono meno della metà dei bisogni umanitari e questo sta producendo effetti devastanti su milioni di persone in tutto il mondo, donne e minori in particolare. Questo significa interrompere l’erogazione di servizi primari tra cui quelli igienico-sanitari, accesso ad alloggi e ai servizi sanitari, nonché l’implementazione di numerosi altri programmi di assistenza. Contributi volontari come il tuo ci aiutano a invertire questa tendenza, consentendoci di garantire tutela e assistenza di base.
Novembre 2020
Migliaia di persone fuggono dalla regione del Tigray, in Etiopia, per mettersi in salvo
Violenti scontri tra forze federali e regionali si verificano nella regione del Tigray in Etiopia: migliaia di rifugiati fuggono dalla nuova ondata di combattimenti per cercare riparo nel Sudan orientale. Raggiungono le frontiere più remote portando con sé solo pochi effetti personali, arrivano esausti dopo aver camminato a lungo su terreni impervi. Il conflitto non accenna a placarsi e il flusso costante di arrivi giornalieri rischia di saturare i canali di assistenza. Grazie al tuo sostegno riusciamo a fornire servizi essenziali alle migliaia di donne, bambini e uomini giunti in cerca di riparo.
Dicembre 2020
I cambiamenti climatici moltiplicano i rischi di sfollamento
Il cambiamento climatico sta aggravando le condizioni di vita in ogni parte del mondo. Senza un intervento deciso della comunità internazionale, i disastri legati al clima rischiano di raddoppiare il numero delle persone bisognose di assistenza umanitaria entro il 2050. Abbiamo rafforzato il nostro impegno per la salvaguardia del clima, anche sostenendo misure atte a proteggere le persone costrette a cercare riparo dalle calamità naturali. Ci stiamo adoperando per investire nell’ambiente e in iniziative energetiche sviluppando progetti di impianti elettrici e idrici con fonti di energia pulita e rinnovabile..