Said ha perso molto a causa del lungo conflitto che ha colpito lo Yemen: tra le cose più preziose, la sua casa e la sua attività. Ma niente potrà mai privarlo della sua mentalità imprenditoriale.
Tornato a casa ad Al Hudaydah, sulla costa occidentale dello Yemen, Said gestiva un’azienda di successo che produceva cuscini ornamentali per pavimenti, noti come madkha. Tuttavia, a seguito dell’ondata di violenze che ha investito l’area nel 2018, la sua famiglia è passata dal vivere una vita agiata all’essere costretta a fuggire senza nulla, unendosi ai circa 3,65 milioni di yemeniti sfollati all’interno del paese a causa della peggiore crisi umanitaria a livello globale.
Said e i suoi cari hanno trovato rifugio ad Aden, dove ora Said lavora come raccoglitore di rifiuti riciclabili. È una delle oltre 200 persone che hanno beneficiato di un progetto lanciato dall’UNHCR per contrastare il disperato bisogno di un miglioramento del tenore di vita: come contributo abbiamo fornito i mezzi (alcuni tricicli) e un equipaggiamento protettivo alle persone già impegnate nella raccolta di materiali riciclabili in città.
Said lavora 12 ore al giorno, raccogliendo lattine e bottiglie di plastica da vendere e guadagnando un equivalente di circa 4 dollari al giorno. Potrebbe sembrare poca cosa, ma il suo reddito mensile medio è raddoppiato da quando ha ricevuto la nuova attrezzatura.
“Alla fine della giornata, porto a casa denaro sufficiente per sfamare la mia famiglia e sostenere piccole spese”, spiega Said. “Con l’aiuto del triciclo, in poco più di due mesi la qualità della mia vita è migliorata”.
Grazie al sostegno di persone come te, Said ha inoltre ricevuto un piccolo finanziamento una tantum da parte di UNHCR, che ha deciso di reinvestire nei materiali di cui aveva bisogno per ritornare a produrre madkha.
“So che qui posso riavviare la mia attività così da guadagnare abbastanza per sostenere la mia famiglia”, afferma Said.
“Desidero che i miei figli possano andare a scuola e migliorare la propria vita. Auguro a tutti di vivere in pace e in salute e confido che grazie al triciclo, alla mia volontà e all’aiuto di Dio, saprò ripartire da zero per assicurare alla mia famiglia un futuro migliore”.
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