Artista dal talento naturale, Amanuel è sordomuto ed è fuggito in Libia insieme a suo cugino Aounif più di un anno fa. Racconta di aver subito persecuzioni nel suo paese natale e sperava di raggiungere l’Europa per trovare sicurezza. Ma quando hanno provato ad attraversare il Mediterraneo la loro imbarcazione è stata intercettata e per tre mesi sono stati in un centro di detenzione.
I due cugini sono tra i 150 rifugiati evacuati dall’UNHCR, l’Agenzia ONU per i rifugiati, tramite un volo diretto a Roma nella giornata di mercoledì. Il giorno prima, un aereo con 128 rifugiati a bordo è atterrato a Niamey, in Niger.
Da novembre l’UNHCR ha evacuato più di 1.000 rifugiati altamente vulnerabili dalla Libia nella speranza che possano essere reinsediati in Paesi terzi.
“Queste evacuazioni hanno dato una nuova speranza a oltre 1.000 rifugiati che erano detenuti in Libia in condizioni di estrema sofferenza”, ha detto Vincent Cochetel, Inviato Speciale dell’UNHCR per il Mediterraneo Centrale. “Entro la fine del 2018 speriamo di evacuare altre migliaia di rifugiati”.
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Con la cooperazione dei partner dell’UNHCR e il supporto del governo del Niger, i 128 rifugiati che martedì sono stati trasferiti in Niger alloggiano ora nei centri di accoglienza di Niamey. Fino ad ora sono stati evacuati 770 rifugiati verso il Niger, e tra questi ci sono ragazze madri, famiglie e bambini non accompagnati e separati.
Tra i 150 rifugiati atterrati a Roma c’erano bambini e donne che hanno vissuto in regime di detenzione anche per lunghi periodi di tempo. In tutto sono stati evacuati in Italia 312 rifugiati.
Aounif ha detto che suo cugino sperava di poter ricevere in Europa delle cure per la sua sordità e di frequentare dei corsi per diventare un artista professionista.
Parlando per entrambi, Aounif ha detto: “Siamo felicissimi, non riusciamo a credere che tutto ciò stia accadendo proprio a noi, soprattutto perché in precedenza avevamo già provato a raggiungere l’Italia via mare”.
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