La storia di Mohad, Polonia

Di Rafał Kostrzyński.
Ho conosciuto Mohad nel gennaio 2013. Era appena arrivato in Polonia da Malta, dove aveva ottenuto lo status di rifugiato. Allora Varsavia era coperta di neve, e c’era una temperatura di 15 gradi sotto zero. Laggiù, a La Valletta probabilmente c’erano almeno 30 gradi in più. Viene da chiedersi: “Perché un giovane somalo dovrebbe preferire la Polonia a Malta?”
Mohad aveva solo una ragione per farlo, ma era molto importante. A Malta avrebbe potuto avere un lavoro fisso, ma a che scopo se non puoi vivere con la tua famiglia?
Nel 2008 Mohad, un pescatore di Kismayo, Somalia, è dovuto fuggire dalla sua patria perché era stato minacciato da alcune milizie locali. Non ha avuto altra scelta se non lasciare indietro la sua famiglia. I suoi figli erano troppo piccoli per affrontare i rischi di un viaggio verso l’ignoto, e sua moglie era incinta. “Troverò un luogo sicuro e porterò te e i bambini a vivere lì con me, prima o poi,” ha promesso a sua moglie prima di dirle addio.
È stato molto più tardi di quanto Mohad si aspettasse. In cerca di salvezza, ha dovuto attraversare il deserto del Sahara e il Mar Mediterraneo con una piccola barca, insieme a decine di altri rifugiati. “Ci hanno dato un GPS e ci hanno detto di navigare da soli fino a Malta,” ricorda. “Abbiamo visto la terra solo quattro giorni dopo. Un altro giorno e saremmo morti tutti di sete”.
A Malta, Mohad ha trovato finalmente la salvezza, ma sentiva molto la mancanza della sua famiglia, che nel frattempo aveva trovato protezione in Kenya. Quando ha scoperto che le autorità maltesi non permettevano il ricongiungimento familiare, ha cominciato a cercare altre soluzioni. Ha dovuto aspettare cinque anni per trovarne una. Un giorno ha avuto l’opportunità di trasferirsi in Polonia. “Ho chiesto solo se potevo portare i miei cari con me,” ha detto Mohad.
La determinazione di Mohad e’ stata ripagata. Sei mesi dopo ha finalmente accolto sua moglie e i suoi figli all’aeroporto di Chopin, a Varsavia. Il sollievo e la gioia sul suo volto erano quasi tangibile quando ha realizzato di aver mantenuto la sua promessa. Lo so, perché ero lì con lui.