Il primo Global Refugee Forum si è tenuto quattro anni fa, subito dopo l’avvio da parte dell’Assemblea generale dell’ONU del Patto globale sui rifugiati del 2018, quando gli Stati si sono impegnati a lavorare insieme per trasformare le modalità di risposta del mondo in cui il mondo risponde alle situazioni dei rifugiati, con quattro obiettivi chiave:
Il Global Refugee Forum è il luogo in cui questi impegni vengono trasformati in azioni concrete.
Riunendo le parti interessate da tutto il mondo, compresi i rifugiati, il Forum riflette la convinzione che le soluzioni durature devono coinvolgere tutti i membri della società, in quanto ognuno ha un ruolo da svolgere, ed essere guidate da coloro che sono direttamente interessati.
Il primo Forum, nel dicembre 2019, ha attirato oltre 3.000 partecipanti e ha portato a circa 1.700 impegni di sostegno finanziario, materiale, tecnico e di altro tipo. Il Forum del 2023 sarà co-convocato da cinque Stati – Colombia, Francia, Giappone, Giordania e Uganda – e ospitato dal governo svizzero e dall’UNHCR.
Perché è importante il Global Refugee Forum?
Il numero di rifugiati nel mondo costretti a fuggire dalle proprie case e ad attraversare i confini internazionali per sfuggire a conflitti, violenze e persecuzioni ha raggiunto i 36,4 milioni – un nuovo record che si aggiunge a una lunga serie di record indesiderati stabiliti nell’ultimo decennio e oltre. Alimentati da crisi nuove e prolungate ovunque, dall’Ucraina al Sudan, dall’Afghanistan al Venezuela, gli sfollati forzati sono una sfida globale. Richiede una risposta globale.
Il GRF dà forma a questa risposta, promuovendo nuovi partenariati e iniziative riunendo tutti gli attori chiave: rifugiati, Stati, città e autorità locali, settore privato, fondazioni, istituzioni finanziarie internazionali, agenzie delle Nazioni Unite, accademici, organizzaioni umanitarie e dello sviluppo e, soprattutto, rifugiati. Unirsi intorno a valori, obiettivi e progetti comuni amplifica gli sforzi di tutti coloro che sono coinvolti per creare una differenza significativa nelle vite dei rifugiati. Il Forum dimostrerà che il cambiamento è possibile, che esiste un percorso dalla sofferenza alla speranza e dalla speranza all’azione.
Cosa spera di ottenere il Global Refugee Forum?
Il Global Refugee Forum è fatto di impegni e contributi da parte di tutti coloro interessati a portare avanti gli obiettivi del Patto globale sui rifugiati per ottenere benefici tangibili per i rifugiati e le comunità che li ospitano.
Per il Forum 2023, l’UNHCR sta incoraggiando gli impegni di più parti interessate – impegni congiunti e su larga scala con un unico obiettivo comune.
Si concentreranno su aree cruciali per la vita dei rifugiati, tra cui:
Fonti di finanziamento, azioni per il clima, Inclusione sociale ed economica, reinsediamento e percorsi complementari, mobilità lavorativa, azioni volte a costruire la pace, istruzione e molte altre…
Come sostenere gli obiettivi del Global Refugee Forum?
Uno degli obiettivi del GRF è dimostrare che tutti possono sostenere i rifugiati e, agendo insieme, ottenere un cambiamento duraturo. Che siate un’azienda o una fondazione che si impegna, un donatore che offre un contributo finanziario o un cittadino che organizza un evento nella propria comunità locale, ogni azione fa la differenza.
L’Italia partecipa al Global Refugee Forum presentando impegni e buone pratiche che testimoniano che il patto global sui rifugiati e’piu che mai attivo in Italia e coinvolge le istituzioni le aziende del settore privato le università e tanti altri.
Esempi concreti sono il progetto Welcome, Working for refugee integration che favorisce l’integrazione dei rifugiati nel mondo del lavoro con il coinvolgimento di numerose aziende. Il progetto Welcome&Work promosso da Assolavoro per fornire servizi di sostegno occupazionale e finanziario ma anche formazione professionale.
Il coinvolgimento del settore privato con l’esempio di Human Safety Net Foundation del Gruppo Generali, che ha tra gli altri l’obiettivo di fornire assistenza finanziaria e non finanziaria all’imprenditorialità e ai programmi di formazione e inserimento professionale dei rifugiati.
Questi e molti altri sono gli impegni e le buone pratiche portate avanti in Italia, qui puoi trovare l’elenco completo.
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