Nelle ultime settimane, piogge torrenziali e inondazioni in 12 governatorati dello Yemen hanno colpito decine di migliaia di persone, che ora hanno urgente bisogno di assistenza.
Le valutazioni umanitarie sono ancora in corso, ma rapporti preliminari delle autorità locali indicano che più di 80.000 persone sono state colpite. In base ai primi rapporti, le inondazioni avrebbero inoltre provocato almeno tre vittime, ma il numero totale delle vittime non è ancora noto.
Tra i governatorati più colpiti vi è quello di Hajjah, nel nord-est dello Yemen, che ospita molti sfollati interni (internally displaced people, IDPs) e in cui più di 50.000 persone risultano avere bisogno di assistenza.
Molti vivono in ripari di emergenza e in insediamenti informali. Le tende e i teli con cui si riparano sono stati danneggiati dalle piogge; molte persone sono rimaste prive di alloggio ed esposte a rischi quali mancanza di privacy e potenziali sfruttamenti e abusi.
Gli altri governatorati colpiti dalle inondazioni sono quelli di Taizz, Ibb, Raymah, Dhamar, Al Bayda, Marib, Al Jawf, Aden, Lahj, Abyan e Hadramaut.
Le inondazioni hanno colpito inoltre cliniche, forniture mediche, scorte alimentari, scuole e impianti sanitari, aumentando così i rischi per la salute.
L’UNHCR, l’Agenzia ONU per i Rifugiati, e i suoi partner umanitari temono che le inondazioni possano aggravare i rischi e provocare la diffusione di malattie, tra cui il colera. Dall’inizio dell’anno, l’OMS ha segnalato più di 364.000 casi sospetti di colera e 639 decessi, che rappresentano quasi il totale dei casi riscontrati e delle vittime per il 2018.
L’UNHCR è impegnato a fornire assistenza di emergenza alla popolazione colpita. Insieme ad altri partner umanitari e alle autorità locali, l’Agenzia ha già iniziato a condurre valutazioni nei siti che ospitano sfollati interni ad Aden, Lahj, Hadramaut, Abyan e Hajjah.
Al momento le necessità principali che sono state individuate sono le forniture di ripari di emergenza, cibo, acqua e servizi igienici, specialmente per gli sfollati negli insediamenti informali.
Come primo passo, l’UNHCR ha iniziato a fornire 745 rifugi di emergenza, assistenza e materiali per riparare gli alloggi danneggiati a Lahj, Hadramaut e Aden, un intervento finalizzato ad aiutare più di 5.200 persone. Una volta completate le valutazioni, comprese quelle relative alla protezione, sarà possibile conoscere le ulteriori necessità della popolazione colpita.
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