L’UNHCR, l’Agenzia ONU per i Rifugiati, avverte del peggioramento delle condizioni di vita di milioni di sfollati a causa dell’aggravarsi della crisi dello Yemen, secondo quanto emerge dai risultati di un ultimo studio di valutazione.
L’aggiornamento del monitoraggio della protezione degli sfollati interni, pubblicato da UNHCR questa settimana, rivela un quadro desolante delle condizioni degli sfollati e delle comunità ospitanti dello Yemen. I dati, raccolti da oltre 47.000 famiglie nella prima metà del 2024, offrono un quadro delle difficoltà degli sfollati interni, delle persone tornate a casa e dei membri delle comunità ospitanti. Tra queste famiglie, un numero significativo risiede in siti formali e informali per sfollati interni, a testimonianza della crisi in atto.
Lontano dai titoli dei giornali di tutto il mondo, la situazione sta peggiorando. Il rapporto mostra che l’85% di queste famiglie non è in grado di soddisfare il proprio fabbisogno alimentare quotidiano. Molte sono ricorse a meccanismi estremi di sopravvivenza, come ridurre le dimensioni dei pasti o saltarli del tutto. Queste statistiche rappresentano la dura realtà in cui intere famiglie affrontano la fame ogni giorno.
Un altro problema critico, ma trascurato, è la diffusa mancanza di documenti civili tra le famiglie sfollate. Oltre il 51% delle famiglie intervistate ha almeno un figlio senza certificato di nascita e il 70% ha membri della famiglia senza carta d’identità nazionale. Senza questi documenti fondamentali, le famiglie sono tagliate fuori dall’accesso ai servizi essenziali, all’istruzione e ai diritti fondamentali, aggravando la loro vulnerabilità e ostacolando la loro capacità di ricostruirsi una vita.
Nonostante gli sforzi per migliorare le condizioni di vita, la maggior parte delle famiglie sfollate non si sente sicura di tornare a casa a causa della persistente instabilità, della mancanza di opportunità di sostentamento e di pericoli come le mine antiuomo, che le intrappolano in un ciclo prolungato di sfollamento.
Lo Yemen – che rimane una delle peggiori crisi umanitarie al mondo – si trova ad affrontare sfide estreme anche quando l’attenzione si è spostata su altre emergenze globali. Attualmente, 18,2 milioni di persone nel Paese, tra cui 4,5 milioni di sfollati, hanno urgente bisogno di aiuti umanitari. Tra questi, oltre 60.000 rifugiati e richiedenti asilo, provenienti soprattutto da Somalia ed Etiopia.
È necessario un sostegno globale più sistematico e prolungato per Paesi come lo Yemen, uno dei più vulnerabili al clima del mondo. È anche tra i meno preparati a mitigare o adattarsi agli impatti delle condizioni meteorologiche estreme e dei disastri alimentati dai cambiamenti climatici, che diventano sempre più frequenti.
Le recenti inondazioni catastrofiche nel distretto di Malhan, nel governatorato di Al Mahweet, provocate da forti piogge e dallo scoppio di tre dighe, hanno devastato intere comunità. Nell’ultimo mese, le inondazioni hanno provocato 97 morti e molti feriti, hanno colpito oltre 56.000 case familiari in 20 governatorati e hanno costretto alla fuga oltre 1.000 famiglie. Le aree più colpite includono Al Hudaydah, Hajjah, Al-Taweela e Marib.
Questo disastro, che si aggiunge alla crisi in corso nello Yemen, ha aggravato le sofferenze di milioni di persone. Le infrastrutture vitali sono state cancellate, i rifugi spazzati via e i terreni agricoli sommersi. Gli ordigni inesplosi portati alla luce dalle inondazioni rappresentano un’ulteriore minaccia per i civili e gli operatori umanitari.
In qualità di agenzia principale per la protezione, l’accoglienza, i beni non alimentari e il coordinamento dei campi, l’UNHCR sta lavorando con i partner locali per fornire assistenza urgente. Stiamo aumentando l’assistenza in contanti, un’ancora di salvezza fondamentale per i più vulnerabili. Questo include contanti multiuso per coprire i bisogni essenziali, rispondere alle crisi immediate, ottenere la documentazione e riparare i rifugi danneggiati. L’UNHCR sta anche promuovendo soluzioni a più lungo termine, tra cui la riabilitazione delle case per gli sfollati interni, il miglioramento delle strutture delle comunità ospitanti e iniziative per promuovere la coesione sociale.
Tuttavia, le risorse disponibili sono insufficienti per soddisfare i bisogni umanitari critici. Al 31 luglio, l’appello dell’UNHCR per il Paese, pari a 354 milioni di dollari, era finanziato solo per il 21%, lasciando aree critiche come la protezione e l’accoglienza gravemente insufficienti.
L’UNHCR fa appello alla comunità internazionale affinché rafforzi il suo sostegno e la sua solidarietà con la popolazione dello Yemen. Il mondo non può più permettersi di trascurare la crisi dello Yemen. Un sostegno rinforzato e coordinato è fondamentale in questo momento, poiché sono in gioco milioni di vite umane.
Per ulteriori informazioni, contattare:
• Filippo Ungaro, [email protected], +39 335 6794746
• Federico Fossi, [email protected], +39 349 0843461
Condividi su Facebook Condividi su Twitter