L’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) e il Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (UNDP) hanno condotto a settembre attività di valutazione iniziale in 23 villaggi e in tre tratti di villaggio nello stato di Rakhine, in Myanmar. Le valutazioni sono state condotte a più di un anno di distanza da quando l’UNHCR aveva dato inizio al proprio intervento a sostegno delle comunità colpite nelle aree settentrionali dello stato di Rakhine, dopo la fuga nel vicino Bangladesh di oltre 720.000 rifugiati Rohingya nel 2017.
Nel corso di queste valutazioni iniziali nello stato di Rakhine, l’UNHCR e l’UNDP hanno preso atto degli sforzi compiuti dalle autorità per facilitare questi primi passi, sebbene limitati nella portata e ai soli luoghi visitati. Per quanto non sia stato possibile raggiungere conclusioni più generali, le visite sul campo hanno offerto all’UNHCR e all’UNDP una visione iniziale delle difficoltà affrontate dalle persone che vivono in quelle aree. I team hanno valutato i bisogni e le priorità immediate della comunità al fine di pianificare interventi a breve termine. Le valutazioni rapide hanno permesso anche di identificare le iniziative della comunità che potrebbero essere di sostegno agli sforzi compiuti dal governo per migliorare la vita di tutte le popolazioni colpite, per ricostruire la fiducia e per promuovere la coesione sociale tra tutte le comunità.
Nelle scorse settimane i team hanno osservato serie ripercussioni, compresi gli effetti sull’economia locale e la riduzione dei mezzi di sostentamento, con il conseguente significativo aumento delle vulnerabilità di tutte le comunità rimaste in Rakhine.
Le comunità hanno anche parlato dell’effetto delle restrizioni sulla libertà di movimento, che riducono ulteriormente l’accesso ai mezzi di sostentamento e ai servizi essenziali. Mentre alcuni si muovono in maniera limitata a causa del senso di insicurezza reale o percepito, o per paura delle comunità vicine, altri, in particolare i membri delle comunità musulmane, non sono autorizzati a muoversi liberamente. La paura e la sfiducia si ripercuotono sull’accesso all’istruzione, alla salute e ad altri servizi di base e ostacolano l’interazione tra comunità, limitando così le prospettive di costruzione della fiducia e di coesione sociale. Le comunità visitate hanno spesso menzionato le difficoltà nella fruizione dei servizi sanitari e le restrizioni nell’accesso all’istruzione che colpiscono la popolazione musulmana.
La sfiducia, la paura delle comunità vicine e il senso di insicurezza prevalgono in molte aree. Le comunità vivono spesso in isolamento, riducendo le prospettive di contatti, comprensione reciproca e coesione intercomunitaria, situazione che appare particolarmente rilevante nelle relazioni tra la comunità musulmana e le altre comunità.
I team di valutazione hanno tuttavia osservato che alcune comunità, specialmente quelle che vivono in stretta vicinanza l’una all’altra, hanno mantenuto o riavviato le interazioni. Cosa incoraggiante, la maggior parte delle persone consultate si è detta speranzosa per la pace in Rakhine e alcune di esse hanno espresso la volontà di rafforzare o ripristinare gradualmente le relazioni. La costruzione della fiducia e il miglioramento delle condizioni tra le comunità rimanenti saranno essenziali per riunire le persone, alleviare la povertà e affrontare le disparità in materia di sanità e istruzione, oltre che per compiere progressi tangibili nella ricerca di soluzioni alle cause profonde della situazione presente.
Tutte le comunità visitate hanno accolto con favore i team di valutazione e si sono mostrate desiderose di interagire con loro e di discutere i loro problemi, e non sono stati osservati segni di ostilità.
Da venerdì mattina i team dell’UNHCR e dell’UNDP hanno lanciato una seconda fase di valutazione nelle municipalità di Maungdaw, Buthidaung e Rathedaung, a seguito delle autorizzazioni di viaggio ricevute nelle precedenti 24 ore. Le Agenzie sperano altresì di assicurarsi un accesso più ampio e sicuro e guardano alla rapida espansione delle attività di valutazione, mentre continuano le discussioni sulle modalità dell’“accesso effettivo” a tutte le aree del Rakhine coperte dal Protocollo d’intesa. Le fasi successive fondamentali consistono nelle visite di follow-up nei luoghi precedentemente inclusi nelle valutazioni per continuare il dialogo con le comunità e per facilitare la progettazione e l’attuazione delle iniziative fondate sulla comunità precedentemente identificate.
L’UNHCR e l’UNDP confermano il proprio impegno ad attuare il Memorandum d’intesa e a sostenere gli sforzi del governo del Myanmar nell’identificazione di soluzioni globali e durature alla crisi nello stato di Rakhine. La leadership del governo del Myanmar nell’attuazione di questo accordo è fondamentale per creare condizioni favorevoli al ritorno volontario, sicuro, dignitoso e sostenibile dei rifugiati Rohingya.
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