L’UNHCR, l’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati, ha fatto appello ai governi coinvolti per consentire lo sbarco immediato di centinaia di persone bloccate da sabato nel Mediterraneo a bordo della nave di soccorso Aquarius.
“Siamo in presenza di un imperativo umanitario urgente”, ha affermato Vincent Cochetel, Inviato speciale dell’UNHCR per il Mediterraneo centrale. “Le persone sono in difficoltà, stanno esaurendo le provviste e hanno bisogno di aiuto in fretta. Questioni più ampie come chi ha la responsabilità e come queste responsabilità possano essere meglio condivise tra gli Stati dovrebbero essere esaminate più tardi.”
A bordo dell’Aquarius ci sono circa 629 persone tra cui oltre 100 bambini. La nave si trova a largo delle coste maltesi ed italiane. Finora nessun paese ha accettato di consentire loro di sbarcare.
“Fondamentalmente, il principio del salvataggio in mare non deve essere messo in dubbio da incidenti come questo. I paesi esposti agli arrivi via mare devono essere sostenuti dagli altri governi. Fra le misure adottabili un meccanismo prevedibile in tutta la regione per lo sbarco, basato su una buona cooperazione tra Stati e altri attori rilevanti “, ha aggiunto Cochetel.
Fino ad oggi, nel 2018, sono circa 13.706 gli arrivi via mare in Italia, una diminuzione significativa rispetto agli ultimi anni.
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