Quasi un milione di sfollati e rifugiati vulnerabili presenti in Yemen sono a rischio di perdere alloggio, assistenza in denaro di vitale importanza per l’acquisto di beni essenziali come cibo e farmaci, e molto altro. Lo ha reso noto oggi l’UNHCR, l’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati. Si tratta di persone già alle prese con condizioni di povertà e privazioni degradanti, per le quali, nelle prossime settimane, è necessario assicurare con urgenza fondi per l’implementazione di programmi di assistenza salvavita.
Quella in corso in Yemen era già considerata la crisi umanitaria di più vaste proporzioni su scala mondiale. Alla gestione di quest’ultima, il Paese ora vede accavallarsi anche la minaccia della pandemia e l’impatto delle piogge torrenziali e delle inondazioni recenti che hanno colpito aree come Aden, Abyan, Lahj, Marib, e i governatorati di Sana’a e di Amanat Al Asemah. Le prime testimonianze riferiscono che in tutto lo Yemen sono oltre 100.000 le persone danneggiate. Piogge e inondazioni improvvise hanno inflitto danni estesi agli insediamenti di sfollati interni e alle infrastrutture pubbliche.
Si stima che più di 3,6 milioni di persone siano stati costretti a fuggire dalle proprie case in Yemen dalla recrudescenza del conflitto nel 2015. Solo Siria, Colombia e Repubblica Democratica del Congo accolgono al proprio interno popolazioni sfollate di dimensioni maggiori in fuga da conflitti. Il rapporto annuale sugli sfollati interni nel mondo pubblicato oggi dall’Internal Displacement Monitoring Centre (IDMC) stima che, solo nel 2019, siano state quasi 400.000 le persone costrette alla fuga da conflitti e violenze.
L’UNHCR mira a raccogliere con urgenza 89,4 milioni di dollari da destinare a programmi di protezione e assistenza salvavita a favore di famiglie di sfollati interni, rifugiati, richiedenti asilo e comunità di accoglienza.
Con il conflitto in Yemen che entra nel sesto anno e la maggioranza della popolazione fatica ormai a sopravvivere, questi fondi consentiranno all’UNHCR di continuare ad assicurare aiuti salvavita tanto alle famiglie di sfollati interni, rifugiati, e richiedenti asilo quanto agli yemeniti delle povere comunità che li accolgono. È necessario assicurare gli aiuti con urgenza, dato che queste categorie di persone sono quelle più vulnerabili alla minaccia del COVID-19. La diffusione del virus potrebbe comportare conseguenze gravi se le agenzie umanitarie non dovessero essere in grado di assicurare sostegno adeguato.
In assenza dei fondi necessari, l’UNHCR rischia di dover ridurre drasticamente o terminare immediatamente numerosi programmi e piani di sostegno vitali, come l’erogazione diretta di assistenza in denaro contante. Tale eventualità lascerà in stato di disperato bisogno 655.000 sfollati interni e una popolazione di rifugiati e richiedenti asilo che in Yemen comprende circa 281.000 uomini, donne e bambini. Tutte queste persone resteranno senza mezzi adeguati per assicurare cibo alle famiglie o farmaci ai figli malati, trovare riparo, o proteggersi dalle intemperie, costringendo alcune di loro a vivere all’aperto durante la stagione delle piogge in arrivo. Per molti rifugiati e famiglie sfollate, è una questione di vita o di morte.
L’UNHCR, inoltre, offre sostegno agli sfollati interni nell’acquisizione di documenti di identità validi, necessari per permettere l’iscrizione dei bambini a scuola e l’accettazione dei pazienti negli ospedali.
L’Agenzia, infine, esprime profonda preoccupazione per l’esposizione a rischi più elevati di entrambe le comunità di sfollati e di accoglienza, viste le disperate condizioni abitative e igieniche in cui vivono e le carenze complessive delle strutture sanitarie locali, nel momento in cui, il 10 aprile, nella provincia meridionale di Hadramaut è stato registrato il primo caso confermato di COVID-19. In collaborazione coi partner locali, l’UNHCR sta coinvolgendo le comunità di sfollati interni e rifugiati affinché siano consapevoli dei rischi e delle misure di prevenzione e possano proteggersi dal contagio.
Dopo cinque anni di conflitto, oltre l’80 per cento dell’intera popolazione yemenita necessita di una qualche forma di assistenza. Per sopravvivere, attualmente quasi 4 milioni di sfollati interni, rimpatriati, rifugiati, e richiedenti asilo devono fare regolarmente affidamento sugli aiuti umanitari.
Ad oggi, l’UNHCR ha raccolto 58,4 milioni di dollari, vale a dire il 28 per cento dei fondi richiesti per proteggere e assicurare aiuti vitali a sfollati interni, rifugiati e comunità di accoglienza nell’arco del 2020.
Per maggiori informazioni:
Condividi su Facebook Condividi su Twitter