L’UNHCR, l’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati, esprime rammarico per la decisione dell’India di rimpatriare un gruppo di persone Rohingya in Myanmar, il secondo rimpatrio di questo tipo in tre mesi.
Una famiglia di richiedenti asilo Rohingya provenienti dallo Stato di Rakhine, registrati presso l’UNHCR in India, è stata rimpatriata in Myanmar giovedì 3 gennaio dopo essere stata detenuta nello Stato indiano di Assam, dove dal 2013 scontava una pena per essere entrata nel paese irregolarmente.
Nonostante i ripetuti solleciti, l’UNHCR non ha ricevuto nessuna risposta da parte delle autorità indiane riguardo alla richiesta di accesso alle persone in detenzione per verificarne la situazione e valutare la volontarietà della loro decisione di rimpatriare. Si tratta del secondo episodio del genere dall’ottobre 2018, quando l’India ha rimpatriato sette persone Rohingya nello Stato di Rakhine in Myanmar, dove le condizioni non sono favorevoli al ritorno.
L’UNHCR continua a chiedere accesso e a cercare chiarimenti sulle circostanze del rimpatrio. Sono circa 18.000 i rifugiati e richiedenti asilo Rohingya registrati presso l’UNHCR in India, dislocati in diverse zone del Paese.
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