L’UNHCR è estremamente preoccupato per il deteriorarsi della situazione in Sud Sudan a seguito dei recenti attacchi nella citta’ di Pajok, nella regione dell’Est Equatoria, dove sempre piu’ persone sono costrette a fuggire dalle loro case. Il distretto di Lamwo, nel nord dell’Uganda, ha accolto più di 6.000 sud sudanesi dal 3 aprile ad oggi. E’ stato inoltre riportato che sono in corso degli scontri nei distretti di Magwi e Oboo, vicino al confine. Questo diffondersi della violenza indica sviluppi preoccupanti della situazione.
Le persone fuggite dai recenti scontri raccontano che la citta’ è stata colpita da un attacco indiscriminato da parte dalle forze armate sud sudanesi. I rifugiati hanno inoltre raccontato di essere stati testimoni dell’uccisione di familiari, di arresti e carneficine che non hanno risparmiato neppure i bambini. Numerose famiglie stanno fuggendo in diverse direzioni; persone anziane e disabili che non sono riuscite a fuggire sono state uccise negli scontri, molti sono tutt’ora nascosti nelle campagne cercando un modo per arrivare in Uganda; mentre case e proprietà private vengono saccheggiate e bruciate. Le strade principali che portano fuori dalla citta’ sono continuamente bloccate dai gruppi armati.
Lo staff dell’UNHCR nel nord dell’Uganda sta soccorrendo donne, bambini, anziani e disabili in disperato bisogno di aiuto. I rifugiati hanno un urgente bisogno di assistenza umanitaria che includa cibo, protezione, acqua e cure mediche.
Circa 4.000, delle oltre 50.000 persone che si stimi vivano nella città di Pajok, sono immediatamente fuggite dopo questi orribili attacchi.
L’Uganda attualmente ospita piu’ di 832.000 rifugiati in fuga da insicurezza, violenza e carestia in Sud Sudan; circa 192.000 di loro sono arrivati solo nel 2017 con una media di 2.000 persone al giorno. Tra i rifugiati oltre il 62 per cento dei nuovi arrivati sono bambini.
Circa 1.7 milioni di persone sono fuggite dalla piu’ giovane nazione del mondo e il persistere dei violentissimi scontri, uniti ad una scarsa disponibilita’ di cibo, potrebbe portare ad un ulteriore aumento del numero delle persone in fuga verso i Paesi confinanti. All’interno del Sud Sudan stesso piu’ di 1,9 milioni di persone sono sfollate, su una popolazione totale di meno di 12 milioni di abitanti.
Nonostante le politiche di accoglienza dell’Uganda siano tra le piu’ progressive al mondo, la cronica carenza di fondi per sostenere l’autonomia dei rifugiati e delle comunità che li ospitano, limita fortemente le capacità di portare aiuti. Le comunita’ locali e le organizzazioni umanitarie stanno facendo il possibile per sfamare e proteggere i rifugiati in arrivo fornendo servizi di base. La disponibilità di acqua potabile resta la priorita’ piu’ urgente nelle aride terre del nord dell’Uganda dove sono accolti i rifugiati.
L’UNHCR rinnova l’appello alla comunita’ internazionale affinche’ ci sia un urgente e significativo supporto ai migliaia di rifugiati sud sudanesi in Uganda, Sudan (380mila), Etiopia (356mila) e negli altri Paesi della regione. I fondi necessari per affrontare la situazione ammontano a 781,8 milioni di dollari americani ma, al momento, e’ stato raccolto solo l’11 per cento.
Condividi su Facebook Condividi su Twitter