Mentre la crisi in Ucraina entra nel suo primo inverno, l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) ha intrapreso una corsa contro il tempo per aiutare alcune delle persone sfollate piu’ vulnerabili a far fronte alle dure condizioni invernali previste.
I combattimenti in corso nell’est del Paese e la conseguente interruzione dei servizi di base continuano a costringere altre persone ad abbandonare le proprie case. Il bisogno di aiuti umanitari è in aumento in particolare nelle aree circostanti Donetsk, Kharkiv, Kiev e nelle regioni di Dnipropetrovsk e Zaporizhzia. In base alle ultime stime, aggiornate a giovedì 23 ottobre, il numero degli sfollati in Ucraina e’ cresciuto a 430.000 persone, circa 170.000 in più rispetto all’inizio di settembre.
Circa il 95% proviene dall’Ucraina orientale e si concentra a Donetsk, Kharkiv, Kiev e in altre città. In tutte queste aree, l’UNHCR distribuisce aiuti umanitari d’emergenza tra le persone più vulnerabili. Nelle prossime settimane, è inoltre in programma la distribuzione di ulteriori indumenti e coperte invernali, oltre a 400.000 metri quadrati di pannelli per la riparazione dei tetti nella parte orientale dell’Ucraina.
La maggior parte delle persone sfollate vive in alloggi affittati o presso famigliari e amici ma si stima che tra le 14.000 e le 18.700 persone stiano attualmente vivendo in centri d’accoglienza. Con l’inizio dell’inverno, una delle principali priorità sarà quella di accertarsi che questi centri resistano alle intemperie e di garantire coperte calde e vestiti invernali ai più bisognosi. L’UNHCR ha in programma di ristrutturare quaranta centri d’accoglienza nelle principali aree di arrivo.
In collaborazione con le autorità locali, sono stati istituiti programmi di sussidi in denaro per un totale di circa 250.000 USD da destinare alle persone più vulnerabili, molte delle quali non ricevono pensione o assistenza previdenziale a causa del conflitto. Finora, circa 1.600 persone hanno beneficiato di questi aiuti nella città di Kiev, e nelle regioni di Lviv e Vinnytsiato ed il programma è stato esteso ad altre sei regioni dell’Ucraina.
Nelle ultime due settimane, l’Ucraina ha compiuto importanti passi in avanti nella protezione e nell’assistenza delle persone sfollate, varando nuove risoluzioni governative in materia di registrazione e di assistenza. Circa 16.000 famiglie sono state registrate nell’ultima settimana. Nelle prossime settimane, inoltre, l’UNHCR auspica la creazione di un organismo centrale e la registrazione completa e tempestiva delle persone sfollate.
Lunedì il parlamento ucraino ha approvato una legge sui diritti e le libertà degli sfollati. La legge, che è stata elaborata con il sostegno dell’UNHCR e della società civile, assicura un insieme specifico di diritti agli sfollati, fornendo protezione contro la discriminazione e il rimpatrio forzato e assistenza nei rimpatri volontari. La nuova normativa semplifica inoltre l’accesso a diversi servizi sociali ed economici.
L’UNHCR auspica che la rapida attuazione della normativa aiuterà gli sfollati a trovare un rifugio sicuro, posti di lavoro e un accesso adeguato ai servizi. La legge obbliga inoltre il governo a sviluppare politiche di integrazione degli sfollati, che, in base a quanto atteso, dovrebbero portare a una migliore pianificazione degli interventi in favore delle persone bisognose.
Nel frattempo, secondo il Servizio Federale per le Migrazioni della Federazione Russa, nel 2014 oltre 207.000 ucraini hanno chiesto lo status di rifugiato o l’asilo temporaneo in Russia. Inoltre, circa 180.000 ucraini hanno presentato domanda per altre forme di soggiorno legale in Russia, come permessi di soggiorno temporanei o permanenti. Un numero crescente di ucraini sta arrivando in Russia nell’ambito del regime di esenzione del visto in vigore tra i due paesi.
La maggior parte degli ucraini che arriva in Russia soggiorna presso parenti o amici, si rivolge privatamente a famiglie ospitanti o affitta un appartamento. Le autorità russe hanno adottato diversi regolamenti per facilitare il soggiorno temporaneo degli ucraini che entrano nel loro territorio e l’UNHCR si augura che lo stesso trattamento venga concesso anche ai rifugiati provenienti da altri paesi.
A fine settembre erano oltre 6.600 gli ucraini che avevano chiesto asilo nei paesi dell’Unione europea, a fronte delle 903 domande presentate in tutto il 2013. Il paese dell’Unione Europea che accoglie il maggior numero di richiedenti asilo di nazionalità ucraina è la Polonia (1.632), seguita dalla Svezia (841). Quest’anno, inoltre, 581 ucraini hanno presentato richiesta d’asilo in Bielorussia.
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