Dopo tre anni, questa settimana il primo convoglio di aiuti dell’UNHCR ha raggiunto la città di Deir Ez-Zor nell’est della Siria.
I cinque camion sono arrivati a Deir Ez-Zor ieri (giovedì 14 settembre) dopo un viaggio durato 22 ore e partito dal magazzino dell’UNHCR di Homs. Il convoglio ha portato materiali per costruire rifugi, coperte di plastica, lampade solari, set per la cucina e kit per l’igiene a 30.000 persone.
A Deir Ez-Zor, la maggiore città dell’est della Siria, ci sono circa 93.000 persone che dal 2014 hanno vissuto in stato di assedio. Prima dell’interruzione dell’assedio potevano ricevere assistenza unicamente tramite lanci di beni da parte degli aerei del WFP (Programma Alimentare Mondiale).
I partner dell’UNHCR stimano che a Deir Ez-Zor almeno 75.000 persone hanno bisogno di assistenza umanitaria. Il convoglio di ieri è stata la prima assistenza da parte dell’UNHCR arrivata in questa zona ma sono in arrivo ulteriori aiuti.
Mentre l’intensità degli scontri non si ferma attorno a Deir Ez-Zor e Ar-Raqqa, l’UNHCR rinnova i suoi appelli per garantire la protezione della popolazione civile, il passaggio sicuro al di fuori delle aree di conflitto e il rispetto dei principi del diritto umanitario internazionale.
Congiuntamente ad altre agenzie delle Nazioni Unite in Siria, l’UNHCR chiede con urgenza un accesso sicuro, senza impedimenti e sostenibile nel tempo in modo tale da raggiungere tutte le persone in difficoltà del paese, in particolare i più di 4,5 milioni di siriani intrappolati in aree sotto assedio o che non possono essere raggiunte dagli aiuti.
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