L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) esprime solidarietà per il giovane Yusupha Susso, studente universitario di ventuno anni di origine gambiana, ridotto in fin di vita da un colpo di pistola alla testa.
Mentre le condizioni del giovane rimangono critiche, ricoverato in prognosi riservata presso il reparto di terapia intensiva dell’ospedale Civico di Palermo, ci uniamo all’appello lanciato da molte associazioni palermitane che intendono far emergere la verità intorno a quanto accaduto, esprimendo la nostra totale solidarietà al ragazzo colpito e agli altri due giovani aggrediti con lui.
“Insieme ai nostri colleghi, che hanno lavorato con Yusupha nelle commissioni territoriali per il riconoscimento della protezione internazionale, siamo tutti profondamente scossi dall’episodio di brutale violenza. Siamo vicini al giovane e ai suoi cari in questo difficile momento, nella speranza che le sue condizioni possano presto migliorare,” ha affermato Carlotta Sami, portavoce dell’UNHCR per il Sud Europa.
L’UNHCR ritiene che ogni atto di prevaricazione e violenza, che qualsiasi forma di razzismo, intolleranza e discriminazione nei confronti di migranti, rifugiati ed altre minoranze o gruppi vulnerabili vada condannato con forza. In un clima sempre più caratterizzato da tensioni e intolleranza, l’Agenzia condanna con fermezza anche ogni irresponsabile tentativo di fomentare l’odio razziale e di strumentalizzare episodi gravi, come questo avvenuto nel capoluogo siciliano, e chiede che i fatti siano riportati dai media e dagli attori politici con la dovuta chiarezza e accuratezza.
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