La nota seguente è una sintesi delle dichiarazioni rilasciate da Olga Sarrado Mur – alla quale si attribuiscono le citazioni riportate nel testo – durante il briefing alla stampa tenutosi oggi al Palazzo delle Nazioni di Ginevra.
Mentre la Repubblica Democratica del Congo continua a essere teatro di una delle crisi umanitarie più complesse e di lunga durata del continente africano, l’UNHCR, Agenzia ONU per i Rifugiati, e 69 organizzazioni umanitarie hanno lanciato oggi un Piano di risposta regionale alla crisi di rifugiati (Regional Refugee Response Plan/RRRP), per fornire con urgenza aiuti e protezione nel 2023.
Il piano mira a raccogliere 605 milioni di dollari per sostenere i rifugiati congolesi che si sono messi in salvo nei Paesi confinanti, sia nelle regioni a sud sia nella regione dei Grandi Laghi, eper assicurare supporto alle comunità che li accolgono.
Sono più di un milione i rifugiati e i richiedenti asilo congolesi accolti nel continente africano, la maggioranza si trovano in Uganda (479.400), Burundi (87.500), Tanzania (80.000), Ruanda (72.200), Zambia (52.100), Repubblica del Congo (28.600) e Angola (23.200).
L’Uganda continua a essere il Paese, in tutta l’Africa che accoglie maggior numero di rifugiati provenienti dalla Repubblica Democratica del Congo. Solo nel 2022, le aggressioni da parte di gruppi armati nella Repubblica Democratica del Congo orientale hanno costretto alla fuga, circa 98.000 rifugiati,verso l’Uganda, dove ora i rifugiati congolesi accolti sono quasi mezzo milione.
In molti dei Paesi di accoglienza, la capienza massima degli insediamenti e dei campi è stata raggiunta o superata, iservizi essenziali disponibili, quali assistenza medica, acqua e sistemi igienico-sanitari, sono sottoposti a enorme pressione o gravati da costi insostenibili. L’insicurezza alimentare, è causa di profonda preoccupazione, in un contesto in cui le persone già faticano a soddisfare i bisogni primari, con l’aumento dei prezzi provocatodall’impatto del conflitto in Ucraina.
L’UNHCR e i partner chiedono alla comunità internazionale di assicurare un sostegno continuo ai generosi Paesi di accoglienza, affinché le popolazioni rifugiate possano ricevere protezione, ripari, cibo, cure mediche, istruzione e altri servizi di base. Oltre all’erogazione di aiuti di emergenza, il piano RRRP 2023 intende promuovere l’indipendenza economica e la resilienza dei rifugiati e delle già vulnerabili comunità ospitanti. Il piano sarà incentrato su iniziative guidate da giovani e da donne per ridurre la dipendenza dai programmi di assistenza.
Un contesto politico e socioeconomico fragile – esacerbato dal persevarere delconseguenzedella pandemia di COVID-19 – e la continua assenza di sicurezza a causa di attacchi condotti da gruppi armati non governativi, delle violenze intercomunitarie, e di gravi violazioni di diritti umani, combinati insieme, stanno limitando le possibilità delle persone sfollate di fare ritorno alla propria terra e ai propri mezzi di sostentamento. Ci si aspetta che nel 2023 questi fattori causeranno continui flussi di rifugiati verso i Paesi limitrofi.
All’interno della Repubblica Democratica del Congo, sono più di 5,8 milioni le donne, gli uomini, le bambine e i bambini, sfollati a causa del conflitto. Nelle province orientali, dove sono attivi oltre 132 gruppi armati non governativi, la maggior parte degli sfollati interni è ospitata in magazzini, scuole, chiese o dai membri delle comunità locali. Da marzo 2022, sono almeno 521.000 le persone costrette a fuggire nella sola provincia di Nord Kivu.
Contatti media:
Link al piano RRRP 2023 per la Repubblica Democratica del Congo:
https://reporting.unhcr.org/Democratic-Republic-of-the-Congo-regional-refugee-response-plan-2023 (in inglese)
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