L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) partecipa alle commemorazioni della Seconda Giornata della Memoria e dell’Accoglienza, durante la quale vengono ricordate le 368 vittime del naufragio del 3 ottobre 2013 e tutti i rifugiati e migranti scomparsi nel tentativo di raggiungere l’Europa.
In occasione della ricorrenza l’Agenzia ONU per i rifugiati ribadisce il proprio elogio e sostegno alla Guardia Costiera, alla Marina Militare e a tutti gli attori impegnati nelle operazioni di ricerca e soccorso nel Mar Mediterraneo. Le operazioni di salvataggio in mare avvengono su base praticamente quotidiana e l’alta professionalità dimostrata dai soccorritori riduce sensibilmente il rischio di perdita di vite umane.
Ciò nonostante, dal 3 ottobre 2013 si sono verificati molti altri naufragi e migliaia di uomini, donne e bambini hanno perso la vita in circostanze drammatiche nella speranza di raggiungere le coste dell’Unione europea in cerca di sicurezza e protezione. Fino ad oggi nel 2015 sono già quasi 3.000 le vittime del Mediterraneo, principalmente nel Canale di Sicilia e nel Mar Egeo. Nel 2014 3.500 migranti e rifugiati avevano perso la vita.
Alla luce di questi drammatici dati, l’UNHCR rinnova il suo appello all’Europa affinché mantenga come prioritario il salvataggio di vite umane nel Mediterraneo e intensifichi gli sforzi per fornire vie legali legali per evitare che le persone rischino la vita in mare.
L’UNHCR si augura infine che gli sforzi del Comitato 3 ottobre, finalizzati all’approvazione della proposta di legge che istituisce la Giornata della memoria e della accoglienza, vengano premiati con l’approvazione definitiva del Senato dopo il voto favorevole della Camera dei Deputati del 15 aprile 2015.
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