L’UNHCR, Agenzia ONU per i Rifugiati, ha lanciato oggi un appello da 164 milioni di dollari per assicurare assistenza salvavita e protezione a quasi 1,5 milioni di centrafricani in fuga, tra cui 210.000 fuggiti dalle nuove violenze correlate alle elezioni presidenziali di dicembre 2020. L’esodo in corso, alimentato da violenze di cui non si intravede la fine, ha costretto alla fuga quasi un terzo dei 4,7 milioni di abitanti della Repubblica Centrafricana (RCA).
Dallo scoppio della nuova crisi, circa 100.000 persone sono sfollate all’interno della RCA, mentre 111.000 sono state accolte dai vicini Camerun, Ciad, Repubblica Democratica del Congo e Repubblica del Congo. Ogni giorno si registrano rifugiati che varcano i confini.
Molti, tra i nuovi arrivati, riferiscono di gravi violazioni di diritti umani commesse nella RCA. Il personale dell’UNHCR di stanza a Gore, in Ciad, sta assicurando assistenza a una madre rifugiata di 26 anni fuggita da Maroukounde, vittima di percosse e stupro perpetrati da un ribelle in presenza del figlio della donna di appena sei mesi di età. Per effetto della violenza subita, la donna è ora incinta e sta ricevendo cure mediche e sostegno psicosociale dal personale dell’Agenzia.
Sono necessari con urgenza contributi finanziari affinché l’UNHCR possa subito garantire protezione e assistenza mirate a beneficio dei centrafricani in fuga e delle comunità che li accolgono e assicurare supporto a governi e partner. Se i fondi non saranno messi a disposizione in tempi rapidi, l’Agenzia si vedrà costretta a ridurre o sospendere l’erogazione di aiuti vitali, malgrado le crescenti necessità.
L’appello prevede:
• 35,2 milioni di dollari per far fronte alle continue esigenze di protezione e aiutare l’Agenzia a sostenere i bambini e le famiglie più vulnerabili, prevenire e rispondere alla violenza di genere, e per le attività di monitoraggio, registrazione e documentazione.
• 13,7 milioni di dollari per fornire alloggi e aiuti essenziali alle persone costrette a fuggire che vivono in condizioni disperate nella RCA e nei Paesi limitrofi, e che attualmente fanno affidamento sulla generosità delle comunità di accoglienza.
• 27,8 milioni di dollari per le attività legate a salute, nutrizione, approvvigionamento idrico e servizi igienico-sanitari necessarie per prevenire la diffusione di malattie. Tali esigenze sono aggravate dall’incombente minaccia rappresentata dal COVID-19.
Malgrado le limitate risorse a disposizione, l’Agenzia ha intensificato le attività di monitoraggio ai confini al fine di individuare e rispondere proattivamente alle più pressanti esigenze di protezione dei centrafricani in fuga. Il personale sta registrando e supportando le persone sopravvissute a violenza di genere e mitigando il rischio che se ne verifichino ulteriori casi.
Inoltre, l’Agenzia lavora per mitigare il rischio di infezioni da COVID-19 allestendo e attrezzando adeguatamente centri di quarantena e aree destinate a cure e isolamento, nonché effettuando test, distribuendo mascherine, promuovendo campagne di sensibilizzazione inerenti alla prevenzione del COVID-19 e all’importanza di rispettare il distanziamento sociale, e migliorando la quantità di risorse da destinare ad approvvigionamento idrico, servizi igienico-sanitari e assistenza medica.
I fondi a disposizione della risposta umanitaria dell’UNHCR per i centrafricani in fuga sono già notevolmente ridotti e sottoposti a forte pressione dal numero crescente di esigenze rilevate sia tra i rifugiati sia tra le comunità di accoglienza. L’Agenzia si appella con urgenza alla comunità internazionale affinché mobiliti le risorse necessarie per assicurare protezione e assistenza ai centrafricani in fuga e alle comunità che li accolgono.
Per maggiori informazioni relative alla crisi nella RCA e all’Appello dell’UNHCR:
https://reporting.unhcr.org/node/30262
Contatti media:
• A Bangui, Stella Fatime, [email protected], +236 7555 8464
• A Dakar (regionale), Romain Desclous, [email protected], +221 786 396 385
• A Ginevra, Boris Cheshirkov, [email protected], +41 79 433 7682
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