I responsabili di due Agenzie delle Nazioni Unite impegnate in prima linea hanno oggi esortato i donatori a sostenere finanziariamente una risposta rapida che ponga fine alle sofferenze di migliaia di persone denutrite e di donne e bambini malati in fuga dalle violenze della Repubblica Centrafricana (RCA).
Il Direttore Esecutivo del Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (WFP/PAM), Ertharin Cousin, e l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati, António Guterres, hanno posto in risalto la terribile situazione delle persone più vulnerabili che dalla RCA arrivano in Camerun stremate e spesso gravemente denutrite e malate. Dal dicembre del 2013 sono quasi 90mila le persone fuggite attraverso il confine tra RCA e Camerun. Fino a 2.000 persone alla settimana, per lo più donne e bambini, raggiungono il Camerun passando dagli oltre 30 punti di ingresso su un tratto di frontiera lungo 700 chilometri.
Secondo un’analisi condotta dal PAM e dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), i casi di malnutrizione acuta tra i rifugiati si attestano tra il 20 e il 30%, ben al di sopra della soglia di emergenza del 15%. “Donne e bambini arrivano in Camerun in stato di shock, dopo settimane, a volte mesi, passati sulla strada in cerca di cibo. È la più recente tragedia causata dall’acuirsi dei massacri che hanno lacerato la Repubblica Centrafricana. Dobbiamo tutti insieme agire adesso o altri minori saranno sottoposti a inutili sofferenze.
Dobbiamo intervenire per salvare vite umane ed evitare un peggioramento della situazione”, ha dichiarato Cousin. “Dopo essere riusciti a scampare ai pericoli nella RCA, le donne e i bambini che fuggono non devono morire per malnutrizione”, ha aggiunto il Direttore Esecutivo del PAM. “I bisogni dei rifugiati che arrivano in Camerun sono urgenti e agire velocemente è essenziale”, ha affermato l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati António Guterres. “Molte delle persone che cerchiamo di aiutare sono affamate e gravemente malate, per cui la vera sfida va ben oltre la garanzia di un rifugio sicuro – si tratta di cercare di salvare la vita delle persone dopo il loro arrivo”.
I due alti funzionari ONU hanno dichiarato a Roma che, mentre il PAM e l’UNHCR si adoperano per salvare vite umane, i fondi a disposizione sono quasi del tutto esauriti a fronte del fatto che ad ogni ripresa dei combattimenti nella RCA il numero dei rifugiati continua a crescere. Il PAM ha fornito razioni alimentari generali sufficienti a sfamare 44.700 rifugiati e apolidi per 30 giorni a partire dal 22 maggio. In risposta alle gravi condizioni di molti nuovi arrivati dalla RCA, all’inizio di maggio il PAM ha iniziato a distribuire specifici alimenti nutritivi in alcuni punti di entrata e nei siti per rifugiati. La distribuzione di cibo altamente nutritivo a tutti i minori sotto i cinque anni è in corso a Borgop Lolo, Mbile, Gado Ghiti e Kenzu in Camerun.
Tutte le donne incinte e le neo mamme ricevono porridge arricchito. Oggi è previsto l’arrivo in Camerun del secondo dei due aerei charter del PAM proveniente dal centro aeroportuale umanitario dell’ONU di Dubai, con un totale di 127 tonnellate di biscotti altamente energetici e cibi pronti particolarmente nutrienti. Il primo aereo era atterrato in Camerun domenica scorsa. Le 90mila persone che sono fuggite in Camerun sono distribuite in più di 300 siti dislocati su 50mila chilometri quadrati nella regione Orientale e nella regione di Adamawa.
Le sfide logistiche poste dal tentativo di raggiungerli sono aggravate dalle piogge e dal cattivo stato delle strade, fattori che preludono al sicuro deterioramento delle condizioni nei campi e negli insediamenti ospitanti. Più di 226mila rifugiati e cittadini di paesi terzi sono fuggiti dalle violenze della RCA dallo scorso settembre, di cui 86.068 si trovano in Camerun, 14.000 in Ciad, 14.141 nella Repubblica Democratica del Congo e 8.891 nella Repubblica del Congo.
Tutti hanno bisogno di assistenza umanitaria. Attualmente, gli interventi del PAM volti a portare assistenza alimentare alle centinaia di migliaia di persone fuggite nei quattro paesi limitrofi registrano un deficit medio del 70% o più. In Camerun, il PAM ha avviato un intervento di emergenza per sfamare 100mila persone ed è alla ricerca di 15 milioni di US$ nell’arco di otto mesi. In Ciad, l’Agenzia ha bisogno di 15 milioni di US$ nell’arco di sei mesi per fornire assistenza sia attraverso il cibo che attraverso i buoni acquisti.
Nella Repubblica Democratica del Congo, il PAM ha lanciato un appello per raccogliere 17 milioni di US$ e nella Repubblica del Congo necessita di 2,7 milioni di US$ nei prossimi sei mesi a sostegno dei rifugiati. Al momento, viene finanziato solamente il 9% dell’attuale Piano di Risposta Regionale per i rifugiati nella Repubblica Centrafricana. Il piano coinvolge l’UNHCR, il PAM e altri 13 partner nei quattro paesi colpiti dalla crisi dei rifugiati della Repubblica Centrafricana – Camerun, Ciad, Repubblica Democratica del Congo e della Repubblica del Congo.
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