Chiara Cardoletti, Rappresentante da poche settimane dell’Agenzia ONU per i rifugiati per l’Italia, la Santa Sede e San Marino, ha concluso ieri la sua prima visita sul campo. Cardoletti ha voluto subito visitare la Sicilia, territorio che da sempre è in prima linea nella gestione degli arrivi via mare di rifugiati e migranti nel nostro Paese e che ha dimostrato un impegno costante attraverso il coinvolgimento in progetti cruciali per l’integrazione dei rifugiati più vulnerabili.
Nel corso dei tre giorni di visita, la Rappresentante UNHCR ha incontrato a Catania le organizzazioni della società civile, e partner di UNHCR, che si occupano di donne migranti e rifugiate vittime di violenza (LILA e centro antiviolenza Thamaia), ha visitato un centro di accoglienza per minori stranieri non accompagnati e l’hotspot di Pozzallo, dove è stata ricevuta dalle istituzioni locali, il Sindaco Salvatore Ammatuna ed i rappresentanti della Prefettura e della Questura. Ha concluso la sua visita a Lampedusa, dove ha visitato l’hotspot e incontrato il rappresentanti della Prefettura, della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza ed il Sindaco Salvatore Martello.
Chiara Cardoletti ha voluto portare alle istituzioni il ringraziamento dell’UNHCR per aver continuato a garantire un porto sicuro, l’assistenza immediata necessaria e l’accoglienza ai migranti e rifugiati soccorsi in mare anche nel mezzo di una crisi come quella della pandemia da COVID-19: “Agendo con umanità, responsabilita’ ed in osservanza delle disposizioni sanitarie nazionali, conferma di come il rispetto delle norme internazionali in materia di diritti umani e protezione dei rifugiati possa essere assicurato anche in questi tempi molto difficili e di restrizioni ai confini, tutelando la salute delle persone salvate e della popolazione locale”, ha dichiarato la Rappresentante di UNHCR.
La missione di Cardoletti ha voluto anche essere una testimonianza del lavoro dell’UNHCR che, anche nei difficili mesi di lockdown e con i limiti dettati dalle misure sanitarie di prevenzione dal contagio da COVID-19, ha continuato ad essere presente in Sicilia e a garantire i servizi di assistenza ai rifugiati e richiedenti asilo approdati in Italia. Sull’isola, l’UNHCR lavora in stretta collaborazione con il Dipartimento per le Libertà civili e l’Immigrazione, le agenzie nazionali ed europee per fornire informazioni ai nuovi arrivati e assicurare il loro accesso al territorio e alle procedure di asilo in conformità con le leggi nazionali, regionali e internazionali. Sostiene inoltre le autorità per garantire adeguati standard di accoglienza.
“La Sicilia fornisce un contributo chiave all’Italia non solo nel garantire soccorso ed assistenza alle persone in pericolo nel Mediterraneo, ma anche attraverso politiche volte a sostenere i rifugiati nel loro percorso verso il raggiungimento dell’autonomia, condizione necessaria per favorire l’integrazione nella società italiana”, ha concluso la Rappresentante UNHCR Chiara Cardoletti.
Nel 2019 sono sbarcati sulle coste siciliane il 65% degli arrivi via mare in Italia. L’UNHCR continuerà la stretta collaborazione con le amministrazioni locali, con la Guardia Costiera e la Guardia di Finanza, per assicurare alla regione il supporto delle Nazioni Unite nel rispetto del mandato di protezione dei rifugiati che guida l’Agenzia a livello globale.
Le foto della missione di Chiara Cardoletti in Sicilia possono essere scaricate dal seguente link: https://we.tl/t-xbK2Gy0sKU
©UNHCR/Alessio Mamo
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