Tredici rifugiati provenienti dalla Siria e dall’Iraq, tra cui sei minori, sono arrivati a Lisbona mercoledì (3 aprile) dopo essere partiti da Istanbul, in Turchia, nell’ambito del programma portoghese di reinsediamento per i rifugiati 2018-2019 sostenuto dall’UNHCR, l’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati, e dall’OIM, l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni.
Grazie al programma, i nuovi arrivati sono stati i primi a essere reinsediati in Portogallo dalla Turchia, dove in precedenza erano stati accolti in seguito alla fuga dai conflitti che affliggono i loro Paesi d’origine.
Il gruppo è composto da tre famiglie provenienti da Damasco e da Aleppo, in Siria, e da una persona proveniente dall’Iraq, che si uniranno ad altre famiglie allargate che vivono già in Portogallo.
“L’UNHCR ha aiutato il Portogallo a rafforzare il proprio programma di reinsediamento impiegando un esperto in materia a Lisbona e collaborando con le autorità portoghesi all’identificazione e all’invio tramite referral dei rifugiati a rischio in Egitto e in Turchia nell’ambito del programma”, ha dichiarato Carlotta Sami, Portavoce dell’UNHCR per il Sud Europa.
“Grazie agli uffici dell’OIM in Portogallo e in Turchia abbiamo sostenuto il governo portoghese per mantenere l’impegno di accogliere 1.010 rifugiati entro ottobre di quest’anno”, ha dichiarato Sónia Pereira, referente dell’OIM per il programma di reinsediamento in Portogallo. “Nell’ambito del programma, è previsto che arrivino altri quaranta rifugiati dalla Turchia questo mese”.
Da dicembre 2018, sono centoventisette i rifugiati a essere stati reinsediati in Portogallo dall’Egitto nell’ambito del programma di reinsediamento più ambizioso mai intrapreso dal Paese.
Il reinsediamento è disponibile solo per una piccola parte dei rifugiati di tutto il mondo. In genere, meno dell’uno per cento di tutti i rifugiati a livello mondiale arriva a usufruire del programma.
Considerato che le regioni in via di sviluppo accolgono l’85 per cento dei rifugiati di tutto il mondo, vale a dire 16,9 milioni di persone, garantire una condivisione delle responsabilità più tempestiva, equa e coordinata che consenta sempre più ai rifugiati di raggiungere Paesi terzi costituisce un obiettivo chiave del Global Compact sui Rifugiati.
Questa settimana, lo staff dell’OIM era all’aeroporto di Lisbona ad accogliere i nuovi arrivati insieme al personale del Servizio per l’Immigrazione e le Frontiere (Immigration and Borders Service/SEF). L’OIM ha assistito i nuovi arrivati al ritiro bagagli e nell’espletamento delle procedure previste dall’ufficio immigrazione e arrivi condotte dal SEF e dall’Alto Commissariato per le Migrazioni (ACM). Dopo aver lasciato l’aeroporto, i rifugiati sono stati accompagnati dagli enti preposti all’accoglienza presso le loro nuove abitazioni.
Le autorità municipali e le ONG stanno garantendo supporto in tutto il Portogallo ai rifugiati che arrivano nell’ambito di questo programma: sostegno iniziale sarà assicurato tramite l’assegnazione di alloggi e l’erogazione di servizi di base, mentre i beneficiari saranno impegnati nell’apprendimento della lingua portoghese e nella ricerca di lavoro. I rifugiati avranno accesso all’assistenza sanitaria e all’istruzione, nonché a corsi di formazione professionale.
Per maggiori informazioni:
UNHCR:
OIM:
Condividi su Facebook Condividi su Twitter