Continua a salire il numero di persone costrette alla fuga a causa dell’offensiva in corso condotta dai militari pakistani contro i militanti talebani nel Waziristan settentrionale.
Secondo gli ultimi dati sulle registrazioni condotte dal governo, oltre 435.429 persone (114.496 uomini, 137.301 donne e 183.532 bambini) hanno lasciato le zone interessate da operazioni militari nel Waziristan settentrionale. Il nuovo flusso di sfollati viene registrato a Saidgai, Kurrum e Alizai nell’Agenzia di Kurram, a nord-est del Waziristan settentrionale.
La maggior parte delle famiglie hanno cercato rifugio in diverse parti di Bannu, Lakki Marwat, Dera Ismail Khan e Tank nella provincia di Khyber Pakhtunkhwa. Vi sono anche notizie di famiglie che iniziano ad arrivare nel Punjab e nel Balochistan. Quasi tutti gli sfollati interni vengono accolti da comunità ospitanti.
Il governo del Pakistan, le agenzie partner delle Nazioni Unite e i partner comunitari a carattere umanitario stanno pianificando l’assistenza per mezzo milione di persone, cifra che potrebbe portare il numero totale di persone costrette alla fuga a 1 milione e mezzo, compresi i 930mila sfollati a causa di operazioni di polizia in corso nelle regioni tribali del paese.
Sotto la guida del coordinatore umanitario, l’ONU ha incontrato ieri il governo del Pakistan, riconfermando il proprio sostegno. L’incontro è avvenuto con il Ministero delle nazioni e regioni di confine (SAFRON) – deputato al coordinamento degli interventi di soccorso – che ha ora presentato una richiesta formale alle Nazioni Unite per richiedere assistenza.
L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) ha offerto il proprio sostegno nelle operazioni di protezione e registrazione e nell’assistenza con beni di soccorso non alimentari.
Una sfida cruciale che la comunità umanitaria si trova ad affrontare è l’accesso alle aree in cui arrivano gli sfollati. Le Nazioni Unite e i suoi partner chiedono di poter accedere liberamente alle popolazioni colpite per garantire loro gli aiuti umanitari.
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