Nonostante il conflitto in corso e una profonda crisi umanitaria, dall’inizio dell’anno quasi 70mila rifugiati, richiedenti asilo e migranti – provenienti soprattutto da Etiopia e Somalia – sono arrivati via mare in Yemen. Più della metà di questi arrivi sono avvenuti dall’inizio del conflitto scoppiato nel mese di marzo.
L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) e i suoi partner offrono a chi arriva sulla costa del Mar Arabico rifugio, cibo e cure mediche presso il centro di accoglienza di Mayfa.
Per chi arriva lungo la costa del Mar Rosso, sono stati sospesi i servizi delle strutture di accoglienza dopo che un attacco ha distrutto un villaggio che ospitava i nuovi arrivati a Bab el Mandeb (la scorsa settimana, le restanti strutture di accoglienza sono state saccheggiate). Per effetto dell’attacco, due operatori di organizzazioni partner che lavoravano presso il centro di transito sono stati uccisi: un assistente medico della Mezzaluna Rossa dello Yemen e un rifugiato somalo che lavorava come interprete.
Raggiungere lo Yemen è particolarmente pericoloso – tre settimane fa un’imbarcazione con a bordo migranti e rifugiati si è capovolta nel Mar Arabico mentre era in rotta verso lo Yemen. Dei 68 passeggeri a bordo, solo 33 sono sopravvissuti: 32 sono stati salvati da una barca di passaggio e uno è riuscito a nuotare fino a riva. Il partner dell’UNHCR, vincitore del premio Nansen, Society for Humanitarian Solidarity (SHS) è giunto sul posto per trasportare i sopravvissuti presso la loro clinica a Mayfa’a per essere curati. Dall’inizio dell’anno sono stati registrati 88 decessi nel mare tra il Corno d’Africa e lo Yemen.
La maggior parte dei movimenti per raggiungere lo Yemen si sono spostati verso la costa del Mare Arabico dove le persone credono che la situazione sia più tranquilla – oltre 10mila nuovi arrivi nel mese di settembre, con un aumento del 50 per cento in agosto, e oltre 10mila dall’inizio di ottobre. L’UNHCR e i suoi partner sono stati in grado di offrire accoglienza e assistenza medica. Alcuni di loro sono rifugiati somali che avevano precedentemente lasciato lo Yemen, ma per la maggior parte si tratta di migranti etiopi, per i quali lo Yemen è una fermata di passaggio nel viaggio alla ricerca di migliori opportunità.
Lo Yemen stesso sta nel frattempo assistendo a un continuo aumento del numero di sfollati interni. Il 15 ottobre un dispositivo che traccia gli spostamenti gestito dall’OIM e dall’UNHCR ha pubblicato nuovi dati che mostrano che la popolazione di sfollati interni ha raggiunto il livello record 2.305.048 persone.
Questa cifra va rapportata al dato di metà maggio che contava 545.719 sfollati interni. Oggi quasi un cittadino yemenita su dieci ha dovuto cercare rifugio in altre parti del paese a causa dei conflitti in corso o della mancanza di servizi di base e di opportunità di sostentamento minime. L’UNHCR, insieme ad altri attori umanitari, continua a sostenere il popolo yemenita per permettergli di affrontare le loro necessità, nonostante le tremende difficoltà.
L’UNHCR ha fornito beni di prima emergenza a 22.883 famiglie di sfollati (pari a 147.386 persone) dalla fine di marzo. L’accesso alle popolazioni colpite, tuttavia, rimane una delle principali preoccupazioni, dal momento che molti di coloro che hanno un bisogno disperato rimangono nelle zone a cui è impossibile accedere a causa di conflitti. L’UNHCR sta monitorando le condizioni degli sfollati interni con esigenze specifiche, tra cui donne, bambini, persone anziane e coloro che necessitano di cure mediche. Attraverso una valutazione periodica, l’Agenzia è in grado di indirizzare l’erogazione dei propri servizi di protezione verso le persone con esigenze critiche. Anche i centri comunitari forniscono servizi legali e sociali.
Purtroppo, il conflitto infuria nel paese e la popolazione yemenita ne sta sostenendo il peso maggiore. L’UNHCR invita tutte le parti in conflitto a proteggere la vita e i diritti dei civili, compresi i rifugiati e gli sfollati interni. I rifugiati hanno perso i loro mezzi di sussistenza e molti si trovano a essere ancora una volta sradicati nel loro spostarsi da una parte all’altra del paese. L’UNHCR ha aumentato i propri servizi di assistenza e di protezione sociale in favore di un numero sempre crescente di rifugiati vulnerabili.
Attualmente lo Yemen ospita 264.615 rifugiati, di cui 250.260 somali. Oltre 121mila persone sono fuggite nei paesi vicini allo Yemen a partire dal mesi di marzo.
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