A tre mesi dalla ratifica di un Memorandum d’intesa tra l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), il Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (UNDP) e il governo di Myanmar, l’UNHCR e l’UNDP sono pronti ad iniziare le attività di valutazione in 23 villaggi (all’interno di 13 aree) e in altre 3 aree. Tali valutazioni rappresenterebbero soltanto un primo passo iniziale, nell’ottica di estendere l’accesso per consentire valutazioni complete e su larga scala che continuano ad essere necessarie. Nel frattempo sono in corso discussioni sulle modalità di “accesso effettivo” a tutte le aree dello Stato di Rakhine che rientrano nel Memorandum, vale a dire i tre comuni di Maungdaw, Buthidaung e Rathedaung.
Una volta ottenute le autorizzazioni per il personale, prenderanno avvio le valutazioni in questi luoghi. Tali valutazioni rientrano in un programma di lavoro più esteso che è stato oggetto di discussione con le autorità del Myanmar sin dal principio. Iniziando con le valutazioni dei bisogni al fine di identificare e attuare progetti ad impatto rapido, l’UNHCR e l’UNDP auspicano di instaurare, in tempi brevi, un clima positivo che porti ad adottare misure volte alla ricostruzione della fiducia e della coesione sociale con le comunità che risiedono nello stato di Rakhine.
Occorre tuttavia compiere ancora progressi sostanziali in tre settori chiave indicati nel Memorandum d’intesa: garantire un accesso efficace nello Stato di Rakhine; assicurare la libertà di movimento per tutte le comunità; e affrontare le cause profonde della crisi, compreso un chiaro percorso verso la cittadinanza per coloro che hanno i requisiti necessari. L’UNHCR e l’UNDP si impegnano ad attuare il Memorandum e a sostenere gli sforzi del governo del Myanmar per trovare soluzioni globali e durature alla crisi nello stato di Rakhine.
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