L’UNHCR, l’Agenzia ONU per i Rifugiati, è sempre più preoccupata per la situazione dei fondi per i rifugiati e le famiglie costrette alla fuga del Medio Oriente, dove attualmente solo un quarto delle famiglie può ricevere un sostegno adeguato per far fronte all’inverno.
Nella regione ci sono circa 15 milioni tra rifugiati e sfollati interni di nazionalità siriana e irachena. Si stima che siano circa quattro milioni le persone a rischio che hanno bisogno di un aiuto significativo e tempestivo per prepararsi all’arrivo della stagione invernale. Di questi solo uno su quattro riceverà l’assistenza che necessita.
Il Regional Winter Assistance Plan per la stagione 2017/2018, che prevede lo stanziamento di 245 milioni di dollari, copre i bisogni di rifugiati e sfollati interni siriani e iracheni in Siria, Iraq, Libano, Giordania ed Egitto. Il piano, implementato grazie alla collaborazione di governi e partner, ad oggi è stato finanziato solo al 26 percento.
Per molti rifugiati siriani, questo sarà il settimo inverno consecutivo lontano da casa. Affrontare il freddo estremo, la neve e le piogge intense è divenuta ormai una sfida annuale e una lotta per la sopravvivenza per milioni di persone costrette alla fuga che vivono in tende e rifugi di fortuna in zone come la valle di Bekaa in Libano o in case mezze distrutte in Iraq e in Siria.
Durante l’inverno i rifugiati e gli sfollati interni hanno un estremo bisogno di aiuto. Senza un aiuto adeguato, molte famiglie di rifugiati finiscono con l’aumentare i propri debiti e col ricorrere ad azioni disperate per assicurarsi il minimo per vivere. Donne e bambini sono i le persone più a rischio.
Nel corso dell’autunno l’UNHCR ha in programma di fornire assistenza attraverso contributi economici, distribuire materiali utili per affrontare l’inverno e investire nella preparazione, riparazione e isolamento dei rifugi e nella bonifica dei campi. Per fare un esempio, nel sud della Siria, il piano di assistenza invernale andrà a supportare gli sfollati interni che vivono in insediamenti spontanei attraverso la distribuzione di materiali di primo soccorso inclusi coperte, teloni di plastica e abiti invernali.
In Libano il piano punta ad assistere i rifugiati siriani che vivono sotto la soglia di povertà con un progetto di assistenza della durata di cinque mesi, da novembre 2017 a marzo 2018.
Nello stesso periodo, ai rifugiati siriani che vivono nei campi in Giordania verranno distribuiti contributi in denaro per l’acquisto di gas e per la manutenzione dei propri rifugi.
In Iraq, l’UNHCR fornirà materiali necessari per affrontare l’inverno a quasi un milione di sfollati, presenti sia nei campi che nelle aree urbane, dove si trovano nuovi arrivati e rifugiati che ritornano volontariamente dal governatorato di Salah al-Din e da quello di Anbar.
Più del 50 per cento del pacchetto di aiuti è costituito da contributi economici diretti che permetteranno a rifugiati e sfollati interni di rispondere ai bisogni urgenti in base alle loro priorità.
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