All’inizio di questa settimana, l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) ha inviato tredici camion con coperte, materassi e altri beni di prima necessità per l’emergenza da destinare al governatorato di Taizz, negli altopiani del sud-ovest del paese. Si tratta di un importante passo avanti dal momento che questa è stata la prima volta che un convoglio dell’UNHCR riesce a percorrere tutta la strada diretta che da Aden raggiunge Taizz.
Inviato in accordo con il High Relief Committee del governo dello Yemen, il convoglio è arrivato nella giornata di domenica a Mashra’a Wa Hadnan, un quartiere immediatamente a sud del centro della città sotto attacco di Taizz. La distribuzione comincerà questa settimana e a beneficiarne saranno 500 sfollati, altre persone che sono tornate a Taizz, oltre che famiglie locali che sono state colpite dal conflitto.
Altri 13 camion stanno raggiungendo il vicino distretto di Al Sabir Mawadi dave saranno distribuiti aiuti umanitari ad altre 500 famiglie. A Mashra’a Wa Hadnan la situazione è attualmente calma e alcune famiglie sfollate stanno tornando alle loro case, mentre persistono combattimenti nella parte orientale di Sabir Al Mawadim.
“I due distretti ospitano oltre 7.500 sfollati. È la prima volta che gli aiuti vengono consegnati percorrendo la strada diretta da Aden”, ha dichiarato il rappresentante dell’UNHCR in Yemen Johannes van der Klaauw. “L’intero governatorato di Taizz ospita 555.048 sfollati interni, la più grande concentrazione nel paese, pari a quasi un quarto del totale di 2.4 milioni di sfollati presenti in tutto lo Yemen”, ha aggiunto.
Per mesi, l’UNHCR aveva esortato che venisse garantito un regolare e costante accesso degli aiuti umanitari alla città e al Governatorato di Taizz. Ora, che dall’11 marzo le strade principali per Taizz hanno riaperto, dopo nove mesi che erano state bloccate, l’UNHCR sta approfittando di questa opportunità per portare aiuti, protezione e supporto per l’alloggio alle persone che ne hanno un disperato bisogno.
Mentre continuano intensi combattimenti in alcune parti dello Yemen, in altre zone spazi di tregua nel conflitto stanno permettendo all’UNHCR e ad altre organizzazioni umanitarie, tra cui operatori umanitari locali, di raggiungere più persone. A nord di Taizz, nel Governatorato di Ibb, che ospita oltre 100mila sfollati, l’UNHCR sta attualmente valutando come rispondere alle necessità impellenti. Più a nord, la riduzione delle violenze lungo il confine tra Yemen e Arabia Saudita nelle ultime due settimane, ha permesso all’Agenzia di distribuire aiuti di emergenza a Sa’ada. In collaborazione con le autorità competenti, l’UNHCR auspica che nei prossimi giorni sarà possibile effettuare la valutazione dei bisogni e la distribuzione.
Nei prossimi giorni di questa settimana l’UNHCR e un partner distribuiranno aiuti d’emergenza trasportati da un terzo convoglio che da Aden sarà diretto al distretto Ash Shamayatayn di Taizz, un’area che ospita 159.444 sfollati, secondo il monitoraggio sulla protezione effettuato dall’UNHCR. Dal mese di ottobre, l’Agenzia ha fornito sussidi per gli affitti, assistenza in denaro, consulenza e assistenza legale, nonché sostegno psicosociale attraverso un’organizzazione partner.
“In ultima analisi, una tregua nelle ostilità rimane l’unico modo per porre fine alle sofferenze e garantire l’accesso degli aiuti umanitari in tutto il paese”, ha dichiarato van der Klaauw. “L’UNHCR si augura che attraverso un accordo tra le parti possa essere trovata una soluzione duratura, un cessate il fuoco a livello nazionale che permetterebbe di avere maggiori possibilità per fornire assistenza umanitaria essenziale sul campo.”
L’assistenza dell’UNHCR a Taizz completa ed integra il lavoro svolto da altri partner umanitari, agenzie delle Nazioni Unite, organizzazioni non governative, governo dello Yemen e altre agenzie di soccorso umanitario, incluso il Consiglio di Cooperazione dei paesi del Golfo. A livello nazionale, da marzo dello scorso anno fino a questa settimana, l’UNHCR ha assistito 380.140 sfollati e altre persone colpite dal conflitto in tutti i governatorati dello Yemen, tranne nell’isola di Socotra.
Oltre ai 2.4 milioni di sfollati interni, dallo scorso marzo più di 173mila persone sono fuggite dallo Yemen in paesi vicini, soprattutto in Gibuti, Etiopia, Somalia, Sudan e nei paesi del Consiglio di Cooperazione del Golfo.
L’Appello supplementare dell’UNHCR per la situazione dello Yemen nel 2016 ha raccolto 12milioni di dollari di contributi, pari al 7% della cifra richiesta, ovvero 172.2 milioni di dollari. La risposta dell’UNHCR in Yemen è finanziata per il 9% rispetto alla richiesta complessiva di 125.98 milioni di dollari.
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