L’UNHCR, l’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati, esorta ad assicurare maggiore protezione agli operatori umanitari in Sud Sudan in seguito all’attacco sferrato da uomini armati ai danni di un’agenzia umanitaria internazionale nel fine settimana.
L’attacco devastante è avvenuto nelle prime ore del mattino di domenica 1 dicembre, quando il gruppo armato ha fatto irruzione all’interno della sede di una ONG a Bunj, nella contea di Maban, nell’Alto Nilo, aggredendo violentemente il personale e rubandone gli effetti personali.
L’UNHCR condanna fermamente questo gesto ingiustificato ai danni di operatori umanitari impegnati sul posto per migliorare le vite di rifugiati e cittadini sudsudanesi vulnerabili.
Negli ultimi mesi si è assistito a un aumento degli attacchi nei confronti degli operatori umanitari nel Paese. Le violenze perpetrate domenica avvengono a un solo mese di distanza dall’uccisione di tre membri del personale delle Nazioni Unite operativi nella regione dell’Equatoria Centrale, in Sud Sudan.
Il Paese più giovane del mondo continua a essere a livello globale una delle zone più violente in cui assicurare assistenza umanitaria. Garantire l’incolumità e la sicurezza degli operatori in Sud Sudan è ora diventata una sfida di primaria importanza. Tale situazione ostacola continuamente gli interventi umanitari destinati a uno dei popoli più disperati al mondo.
L’UNHCR rivolge un appello affinché si rispettino maggiormente i diritti umani e il diritto umanitario internazionale, si proteggano dalle violenze i civili e gli operatori umanitari, e si assicurino immediatamente i responsabili alla giustizia.
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