L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNCHR) invita i paesi europei a rafforzare la loro risposta alla crisi siriana. In un nuovo rapporto intitolato “Siriani rifugiati in Europa: che cosa può fare l’Europa per garantire protezione e solidarietà” (“Syrian Refugees in Europe: What Europe can do to Ensure Protection and Solidarity”), l’UNHCR esorta gli Stati a garantire l’accesso al territorio e a procedure di asilo eque ed efficaci, a fornire adeguate condizioni di accoglienza e ad adottare altre misure che garantiscano protezione e sicurezza per i rifugiati in fuga dal conflitto in Siria.
Attualmente sono sempre più i siriani che cercano sicurezza nei paesi al di là dei paesi limitrofi. Molti intraprendono viaggi lunghi e pericolosi per raggiungere la sicurezza e in alcuni casi per ricongiungersi con i familiari già residenti in Europa.
Dal quando è iniziato il conflitto nel 2011, circa 123.600 siriani hanno cercato asilo in Europa, di cui 112.170 nei paesi dell’Unione Europea, in Norvegia e in Svizzera. Rispetto ai circa 2,9 milioni di rifugiati nei paesi confinanti con la Siria questi numeri continuano a essere bassi. Dall’inizio del conflitto solo il 4 per cento dei siriani hanno cercato asilo nei paesi europei, esclusa la Turchia. Nel 2011 6.400 siriani avevano fatto domanda di asilo in Europa; 23.400 nel 2012; 51.500 nel 2013 e 30.700 da gennaio a maggio 2014.
Nell’ Unione Europea, i richiedenti asilo siriani sono per lo più concentrati in pochi paesi. La Svezia e la Germania hanno ricevuto il 56 per cento di tutte le nuove domande dei richiedenti asilo siriani e i primi cinque paesi di accoglienza (Svezia, Germania, Bulgaria, Svizzera e Paesi Bassi) ha ricevuto quasi il 70 per cento delle domande di asilo.
Il numero dei siriani che arrivano in Europa via mare è aumentato nel 2013. Tra le persone soccorse nel Mar Mediterraneo i siriani rappresentano una delle principali nazionalità (11.307 solo in Italia nel 2013).
Un elevato numero di siriani arriva in molti Stati europei con l’intenzione di proseguire il viaggio verso altre destinazioni. Le ragioni che spingono i siriani a proseguire il viaggio verso altre destinazioni sono varie e complesse: le condizioni di accoglienza inadeguate, difficoltà di accesso alla procedura di asilo, legami familiari in altri paesi, prospettive di assistenza e integrazione migliori (vere e presunte) in altri paesi.
Il rapporto pubblicato oggi esorta i paesi europei ad attuare una risposta comprensiva nel rispetto delle loro responsabilità ai sensi del diritto internazionale e regionale e a dimostrare chiaramente la solidarietà con i paesi della regione. Questo include potenziare le vie legali per i rifugiati siriani che arrivano in l’Europa.
L’UNHCR accoglie con favore le buone prassi adottate da molti Stati europei nel trattamento che riservano ai siriani, tra cui la moratoria de facto sui rimpatri in Siria, la garanzia di accesso alle procedure di asilo nella maggior parte dei paesi e il livello elevato di protezione garantito ai siriani.
Il rapporto tuttavia evidenzia anche alcune lacune e prassi che preoccupano l’UNHCR. Tra questi si annoverano respingimenti alle frontiere terrestri e marittime di cui si ha notizia siano avvenuti in Bulgaria, Cipro, Grecia, Spagna, Albania, Montenegro, Russia, Serbia, Ucraina; l’accesso rallentato a procedure efficaci di asilo; condizioni di accoglienza inadeguata; ritardi nelle procedure d’asilo; ostacoli al ricongiungimento familiare; la mancanza di meccanismi per identificare e dare assistenza ai richiedenti asilo con vulnerabilità; il ricorso alla detenzione.
L’UNHCR incoraggia i paesi a considerare tutte le opzioni, compresi il reinsediamento, programmi di ammissione umanitaria, regimi di ammissione sulla base di sponsorizzazioni private e il ricorso ad altri programmi legali, come per esempio visti per motivi di studio o di lavoro.
L’UNHCR esorta inoltre gli Stati a facilitare attivamente il ricongiungimento familiare, anche per i membri delle famiglie allargate di siriani che hanno già ottenuto una forma di protezione in Europa.
I Paesi europei hanno finora offerto ai rifugiati provenienti dalla Siria 31.817 posti per il reinsediamento, per le ammissioni umanitarie e altre forme di ammissione.
Il rapporto completo è consultabile in inglese al seguente indirizzo:
http://www.refworld.org/docid/53b69f574.html
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