Venerdì della settimana scorsa, in data 6 maggio, il governo del Kenya ha annunciato che intendeva cessare l’accoglienza di rifugiati, in base a ragioni di natura economica, di sicurezza ed ambientali. In una dichiarazione rilasciata dal Ministero dell’Interno, si fa riferimento al fatto che il governo ha sciolto il Dipartimento per gli Affari dei Rifugiati e sta lavorando ad un meccanismo di chiusura dei campi per i rifugiati in Kenya – un atto che avrebbe conseguenze su 600.000 persone.
È con profonda preoccupazione che l’UNHCR prende nota di questo annuncio. Per quasi un quarto di secolo il Kenya ha avuto un ruolo cruciale in Africa Orientale e nel Corno d’Africa nel fornire asilo alle persone costrette a fuggire dalle persecuzioni e dalle guerre. La sicurezza di centinaia di migliaia di persone somale, sudsudanesi e di altre nazionalità, è stata resa possibile dalla generosità del Kenya e dalla volontà del Paese di essere un esempio nella regione per quanto riguarda la protezione internazionale. Tragicamente, le situazioni di crisi in Somalia e in Sud Sudan sono ancora oggi irrisolte e continuano a provocare la fuga di molte persone.
L’UNHCR è stato e continuerà ad essere in contatto con il governo del Kenya, al fine di comprendere appieno le implicazioni di questa dichiarazione. Riconosciamo che il Kenya ha giocato un ruolo straordinario per tanti anni, come una delle nazioni in prima linea nell’accoglienza di rifugiati, e che questo ha avuto inevitabilmente molteplici conseguenze per il paese e per la sua popolazione. Per questi motivi, l’UNHCR ha sempre fatto appello affinché la comunità internazionale garantisse al Kenya il sostegno necessario, che include anche il supporto alle comunità ospitanti e l’ascolto attento delle loro preoccupazioni.
Nell’attuale situazione mondiale, in cui circa 60 milioni di persone sono costrette a fuggire, è importante, oggi più che mai, che gli obblighi internazionali relativi all’asilo prevalgano e siano sostenuti in modo appropriato. Alla luce di questo, e a causa delle conseguenze potenzialmente devastanti che una fine prematura dell’accoglienza potrebbe avere sulla vita di migliaia di persone rifugiate, l’UNHCR fa appello al governo del Kenya affinché riconsideri questa decisione ed eviti di intraprendere azioni che potrebbero essere in disaccordo con gli obblighi internazionali nei confronti delle persone che necessitano protezione da pericoli e persecuzioni.
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