L’UNHCR, l’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati, esprime la propria soddisfazione per il conferimento ad Abdulaziz Muhamat del premio Martin Ennals 2019 in occasione della conferenza di ieri a Ginevra quale riconoscimento delle sue doti di leadership e di difensore dei diritti umani.
Muhamat si è instancabilmente preso cura di altri rifugiati, e con grande eloquenza ha richiamato l’attenzione del mondo sulla loro difficile condizione. Lui stesso rifugiato fuggito dal Sudan, Muhamat ha trascorso più di cinque anni nel centro di detenzione per migranti gestito dall’Australia sull’isola di Manus, in Papua Nuova Guinea. I suoi sforzi, volti a rappresentare e a dare voce ai più vulnerabili e in condizioni estremamente difficili, sono la prova della sua resilienza e umanità.
“Nutro una profonda ammirazione per Abdulaziz Muhamat, per il suo coraggio, la sua umanità e il suo spirito indomabile”, ha affermato Volker Türk, Assistente dell’Alto Commissario UNHCR per la Protezione, che l’ha incontrato all’inizio della settimana. “La sua testimonianza è un campanello d’allarme su quanto avviene quando vengono adottate politiche che disumanizzano e maltrattano altri esseri umani.”
L’UNHCR continua a fare pressioni affinché si trovino quanto prima soluzioni per tutti i rifugiati e i richiedenti asilo nell’ambito della gestione esternalizzata delle domande nei centri di detenzione offshore in Papua Nuova Guinea e Nauru.
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