L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), in collaborazione con il governo libanese e altri partner nella Valle della Bekaa nord-orientale, sta distribuendo aiuti umanitari – tra cui kit igienici e kit per bambini, materassi, coperte, pane e cibo in scatola – ai civili libanesi e ai rifugiati siriani fuggiti dai combattimenti tra l’esercito e i gruppi armati nella città di Arsal, vicino al confine siriano.
Le autorità cittadine libanesi stimano che oltre 2.000 persone di nazionalità libanese e siriana, per lo più donne e bambini, siano fuggite da Arsal dall’inizio degli scontri sabato scorso. Al momento hanno trovato riparo in case private, centri sociali e scuole nelle città di Al Marj, Bar Elias e Baalbek nella Valle della Bekaa.
Poiché le condizioni di sicurezza rendono difficili gli spostamenti verso Arsal e al suo interno, l’accesso rimane limitato, e in base alle notizie giunte le scorte alimentari e i prodotti per neonati si stanno esaurendo. L’energia elettrica rimane interrotta, impedendo il pompaggio di acqua dai pozzi, e l’approvvigionamento idrico è precario. Tuttavia, mercoledì scorso due camion sono riusciti a distribuire l’acqua nelle varie case e nelle strutture di accoglienza collettive della città.
A quanto riportato, i centri medici di Arsal stanno esaurendo le scorte di medicinali. L’assistenza medica di base e gli interventi delle unità mobili sono stati in gran parte sospesi e un solo centro di assistenza medica di base è rimasto aperto per ricevere i pazienti. Le agenzie umanitarie hanno inviato unità mediche mobili nelle aree e nei villaggi della Valle della Bekaa che ospitano le persone fuggite da Arsal.
Coloro che sono riusciti a lasciare la città riferiscono di problemi di sicurezza, tra cui il rischio di essere attaccati durante gli scontri a fuoco che è il motivo principale per cui hanno lasciato le proprie case. Circa 35mila civili libanesi vivono a Arsal, mentre nella stessa città l’UNHCR ha registrato 42mila rifugiati siriani fuggiti dalla vicina Siria, ormai al suo quarto anno di conflitto.
Il Libano ospita al momento più rifugiati siriani di qualsiasi altro paese: l’UNHCR ne ha registrati 1,2 milioni, pari a oltre il 25 per cento della popolazione residente del Libano. La maggior parte di questi rifugiati registrati, oltre 400mila, si trova nella Valle della Bekaa.
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