Nei primi 10 mesi del 2014 il numero dei richiedenti asilo eritrei in Europa è quasi triplicato. Anche in Etiopia e Sudan, Paesi confinanti con l’Eritrea, il numero dei rifugiati eritrei è notevolmente aumentato. Finora, durante quest’anno, circa 37.000 Eritrei hanno trovato rifugio in Europa, rispetto ai circa 13.000 giunti nello stesso periodo lo scorso anno. Molti richiedenti asilo, tra cui la gran parte degli eritrei che sono arrivati attraversando il Mediterraneo, hanno trovato ospitalità in Svezia, Germania, e Svizzera. L’ufficio dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) in Italia ha riferito che il 22% delle persone arrivate via mare sono eritrei, un totale di circa 34.000 persone per quest’anno. Dopo i siriani, gli eritrei rappresentano quindi la seconda nazionalità negli arrivi via mare in Italia.
Molti degli eritrei che sono arrivati in Europa hanno viaggiato, inizialmente, attraverso l’Etiopia e il Sudan. Anche questi Paesi hanno vissuto una drammatica crescita nel numero degli arrivi, fra i quali si contano moltissimi minori non accompagnati. Più di 5.000 eritrei hanno attraversato l’Etiopia solo durante il mese di ottobre, rispetto alla media di circa 2.000 arrivi al mese registrati dall’inizio dell’anno. Circa il 90% di coloro che sono arrivati a ottobre ha tra i 18 e i 24 anni. 78 minori sono arrivati da soli. Il trend sembra continuare con più di 1.200 eritrei che sono arrivati in Etiopia nella prima settimana di novembre.
A partire dall’inizio del 2014, l’UNHCR ha anche assistito a un marcato aumento nel numero degli arrivi in Sudan. Quest’anno, più di 10.700 eritrei hanno trovato rifugio in Sudan, una media di più di 1.000 arrivi al mese.
Attualmente ci sono più di 216.000 rifugiati eritrei in Etiopia e in Sudan. Il Sudan ospita i rifugiati eritrei da più 40 anni, una delle situazioni di rifugiati più protratte nel tempo di tutta l’Africa. Gli eritrei hanno cominciato ad arrivare in Etiopia dal 2002, dopo la conclusione del conflitto tra i due paesi. I recenti arrivi dimostrano la fuga da una campagna di reclutamento obbligatoria e da un servizio militare spesso a tempo indeterminato.
In Etiopia e Sudan un crescente numero di rifugiati, per lo più giovani, sono scoraggiati a causa della carenza di servizi e della mancanza di opportunità di indipendenza nei campi profughi. I limitati fondi rimasti per il programma in favore dei rifugiati eritrei in entrambi i Paesi ha determinato carenze nell’istruzione secondaria e post-secondaria, così come nella formazione professionale e nelle opportunità di lavoro. Privati di ogni possibilità di costruirsi un futuro migliore e percependo che in questa situazione non hanno nulla da perdere, molti rifugiati cadono preda di trafficanti senza scrupolo e mettono la loro vita in pericolo tentando la pericolosa traversata del Mediterraneo su imbarcazioni sovraffollate e prive di qualsiasi misura di sicurezza. L’UNHCR teme che i rifugiati che oggi arrivano in Etiopia tenteranno di proseguire il loro viaggio.
E’ necessario promuovere l’istruzione e migliorare le possibilità di sostentamento per i rifugiati nei Paesi confinanti con l’Eritrea, al fine di evitare che le persone si spostino semplicemente per disperazione. Allo stesso tempo, l’UNHCR esorta l’Europa a intensificare gli sforzi per fornire alternative legali credibili alle pericolose traversate e per proteggere le persone dai rischi corsi durante le traversate con i trafficanti. L’intervento collettivo deve mantenere una decisa capacità di salvare le persone in mare e incrementare alternative più sicure per la salvezza dei rifugiati, compreso un reinsediamento potenziato, altre forme di accesso umanitario e programmi di sponsorizzazione privata. L’UNHCR sta esortando i governi europei a fare di più per facilitare la riunificazione familiare e ad usare programmi come i visti per studenti o per lavoro per i rifugiati.
Informazioni aggiuntive:
Nei primi 10 mesi del 2014, 36.678 Eritrei hanno trovato rifugio in 38 Paesi Europei, rispetto ai 12.960 nello stesso periodo lo scorso anno. Molte richieste di asilo sono state presentate in Svezia (9.531), Germania, (9.362) Svizzera (5.652) e Olanda (4.113). Finora, le autorità italiane hanno registrato 342 domande di asilo da parte di eritrei.
Il Sudan è il principale Paese di asilo per gli eritrei con 109.594 rifugiati alla fine di ottobre 2014. 10.701 persone sono arrivate a partire dall’inizio dell’anno, compresi 1.259 nel mese di ottobre. Gran parte dei rifugiati si trova nei campi situati nelle regioni aride ad est del Paese (Gaderef and Kassala), e un piccolo numero è stato collocato nella capitale Khartoum.
L’Etiopia è il secondo principale Paese di asilo con 106.859 rifugiati eritrei, tra cui 1.591 minori non accompagnati alla fine di ottobre. La maggior parte vive in quattro campi profughi nella regione del Tigray e nei due campi situati nella regione di Afar, nel nord-est dell’Etiopia
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