L’UNHCR, l’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati, accoglie con favore la nuova storica legge in materia di rifugiati approvata dall’Etiopia che consentirà ora a questi ultimi di ottenere permessi per motivi di lavoro e patenti di guida, di accedere all’istruzione primaria, di registrare legalmente eventi quali nascite e matrimoni, e di usufruire di servizi finanziari nazionali, quali quelli del settore creditizio.
Il parlamento etiope ha adottato alcune revisioni alla legge già in vigore in materia di rifugiati giovedi 17 gennaio 2019, rendendola una delle più progressiste in Africa.
“L’adozione di questa storica legge rappresenta una pietra miliare significativa nella lunga storia di accoglienza di rifugiati da parte dell’Etiopia, giunti per decenni da tutta la regione”, ha dichiarato Filippo Grandi, Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati. “Creando le condizioni affinché i rifugiati possano meglio integrarsi nella società, l’Etiopia non solo onora i propri obblighi internazionali in materia, ma funge da modello per le altre nazioni che ospitano rifugiati nel resto del mondo”.
La revisione del testo della legge è avvenuta proprio a poche settimane dall’approvazione del Global Compact sui Rifugiati da parte dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 17 dicembre 2018. Alla base di questo quadro innovativo vi è una risposta più strutturata e completa alle migrazioni forzate che prevede che i rifugiati siano inclusi nei servizi nazionali, quali assistenza sanitaria e istruzione, invece di istituire per essi sistemi paralleli. La strategia prevede, inoltre, che i rifugiati abbiano l’opportunità di divenire autosufficienti e contribuire alle economie locali in modo tale che anche le comunità di accoglienza possano beneficiarne.
In Etiopia l’UNHCR ha preso parte alla stesura del testo nel processo di revisione della legge in materia di rifugiati, condotta dall’Agenzia etiope per gli affari inerenti ai rifugiati e ai rimpatriati (Agency for Refugee and Returnee Affairs/ARRA). La legge sostituisce la Proclamazione in materia di rifugiati (Refugee Proclamation) del 2004: anch’essa rispettava i principi fondamentali della Convenzione sui rifugiati del 1951, nonché la Convezione dell’Organizzazione dell’Unità Africana (OAU/OAU) del 1969, che limitava alcuni dei diritti dei rifugiati, fra cui la libertà di movimento e l’accesso all’istruzione, e non faceva alcuna menzione del concetto di integrazione.
Attualmente l’Etiopia accoglie oltre 900.000 rifugiati provenienti principalmente da Paesi confinanti quali Sud Sudan, Somalia, Sudan ed Eritrea, e, in numeri minori, rifugiati da Yemen e Siria.
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