Roma, 21 ottobre – Fondazione Prosolidar annuncia lo stanziamento di 50.000 mila euro per sostenere il lavoro umanitario dell’Agenzia ONU per i Rifugiati (UNHCR) nella Siria nord-orientale. L’escalation del conflitto in quell’area del paese sta causando ulteriori sofferenze umane e nuovi esodi in quella che è già la più grande crisi di movimento forzato di popolazioni al mondo. Dall’inizio delle operazioni militari nel nord est siriano, 166.000 persone sono fuggite per mettersi in salvo dai bombardamenti e dagli scontri a fuoco tra forze di terra.
La donazione della Fondazione Prosolidar andrà a finanziare le attività dell’UNHCR di protezione e assistenza umanitaria d’emergenza della popolazione in fuga dalle violenze in corso.
“Ancora una volta, esprimiamo il nostro più caloroso ringraziamento alla Fondazione Prosolidar per la sua consueta tempestiva generosità – commenta Roland Schilling Acting Regional Representative UNHCR per il Sud Europa. Da quasi 10 anni, infatti, la Fondazione è un nostro prezioso punto di riferimento, soprattutto nelle emergenze. Purtroppo la maggior parte dei 6,2 milioni di sfollati interni siriani si trovano proprio nell’area del paese che è teatro della escalation di violenze e adesso, già provate da 8 anni di conflitto, queste persone si trovano di nuovo costrette a fuggire. L’UNHCR sta intensificando gli aiuti nell’area, ma i bisogni sono enormi e le risorse non sufficienti: ad oggi infatti è stato stanziato solo il 36% dei fondi necessari per l’operazione”.
“Da quasi 10 anni sosteniamo l’UNHCR nel suo lavoro di protezione e assistenza umanitaria dei rifugiati, soprattutto nelle più gravi emergenze internazionali – dichiara Giancarlo Durante, Presidente della Fondazione Prosolidar. In particolare, ci sta a cuore la drammatica situazione in cui versa la popolazione siriana. Già 3 anni fa, infatti, la Fondazione ha garantito accesso all’istruzione a circa 10.000 bambine e bambini rifugiati e sfollati interni in Siria. A maggior ragione oggi, dinanzi a questa ulteriore escaltion di violenza, vogliamo fare la nostra parte e garantire protezione e assistenza a tante famiglie, vittime innocenti di questo cruento conflitto”.
Dopo otto anni di conflitto, la Siria rappresenta la più grande crisi di rifugiati al mondo, con 5,6 milioni di siriani che vivono come rifugiati nella regione; inoltre più di 6,2 milioni di persone sono sfollate all’interno del paese. Tra i civili in fuga dall’area settentrionale del paese vi sono almeno 70.000 bambini. La situazione è inoltre aggravata dall’arrivo dell’inverno, che in queste aree è rigido e ogni anno provoca vittime soprattutto tra i rifugiati, in primis bambini e anziani.
Nel frattempo, in Siria, dopo una settimana di violenze nel nord-est del Paese, l’UNHCR e i suoi partner sono stati in grado di fornire assistenza salvavita a quasi 60.000 nuovi sfollati siriani e a coloro che sono stati costretti a fuggire da un campo all’altro. All’interno dei campi, quasi 23.000 persone hanno ricevuto aiuti di base e articoli invernali. L’UNHCR ha inoltre fornito la stessa assistenza ad altri 35.700 rifugiati nei ripari collettivi e nelle comunità ospitanti.
Ad Al-Hassakeh e a Tal Tamer, l’UNHCR ha distribuito coperte e altri beni di prima necessità a circa 20.250 persone in tre campi che accolgono sfollati interni e ad altre 11.550 persone rifugiate in alloggi collettivi. L’UNHCR ha inviato inoltre aiuti ulteriori a Qamishli, fra cui coperte per 52.000 persone, teloni impermeabili per 15.000 persone e lampade solari per 20.000 persone. Ma i bisogni restano enormi.
Per sostenere le operazioni dell’UNHCR in Siria è possibile donare:
Con carta di credito
– chiamando il numero verde 800 298 000
Via web al link https://dona.unhcr.it/campagna/siria
Con bonifico bancario: Intestato a UNHCR presso BNL, IBAN IT 84 R 0100503231 000000211000
Con conto corrente postale: n. 298000 intestato a UNHCR Causale: Crisi in Siria
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