In occasione della celebrazione della Giornata della Memoria, l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) desidera richiamare l’attenzione sull’importanza di ricordare i milioni di cittadini ebrei, rom, omosessuali e appartenenti ad altre minoranze vittime dell’Olocausto.
La memoria deve animare una riflessione costante e rigorosa sulle discriminazioni attuali di cui sono spesso vittime tanti rifugiati in fuga da guerre e persecuzioni. Sono più di 51 milioni le persone in fuga, il dato più alto dalla Seconda Guerra Mondiale. Mai da allora il quadro è stato tanto grave e tragico.
“Non si può restare indifferenti. Accogliere e proteggere chi fugge da guerra e violenza conferisce dignità alla società di un Paese – ha dichiarato Laurens Jolles, Delegato UNHCR per l’Italia e il Sud Europa – Occorre, mai come oggi, mantenere alta la guardia contro l’intolleranza, la xenofobia e l’emarginazione. E’ nell’interesse comune offrire prospettive di inclusione ed integrazione a chi, spesso costretto al margine, ha la possibilità di contribuire alla crescita della comunità che lo accoglie.”
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