L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) esprime dolore per la morte di un uomo di 50 anni, avvenuta venerdì nei pressi di un centro di accoglienza per rifugiati nella città ungherese di Bicske.
Il personale dell’UNHCR sul campo sta raccogliendo informazioni precise sulle circostanze che hanno portato al decesso. Tuttavia, in base all prime informazioni sembra che l’uomo sia caduto e abbia battuto la testa sui binari nel tentativo di fuggire dalla polizia alla stazione ferroviaria. Un’ambulanza ha cercato di fornire assistenza medica sul posto, ma l’uomo è morto 50 minuti dopo l’incidente.
“Si tratta di un incidente scioccante”, ha detto Montserrat Feixas Vihé, Rappresentante regionale dell’UNHCR per l’Europa centrale a Budapest. “I nostri pensieri e la nostra simpatia vanno alla sua famiglia.”
L’incidente sarebbe avvenuto quando i rifugiati e i migranti sono stati portati via dalla stazione ferroviaria Keleti di Budapest ed hanno rifiutato di trasferirsi in un centro di accoglienza. Dopo un lungo braccio di ferro, più di 200 di loro ha iniziato a scendere e correre via dalla polizia.
“Questa tragica morte illustra la disperazione di coloro che arrivano in Europa in cerca di sicurezza,” ha aggiunto Feixas Vihé. “Esortiamo le autorità ungheresi a mettere in atto immediate ed adeguate misure di accoglienza di emergenza, assistenza e registrazione, in modo che i rifugiati che sbarcano in Europa vengono accolti in un ambiente sicuro e dove venga fornita loro assistenza.”
L’UNHCR ha offerto il proprio supporto alle autorità ungheresi per far fronte a questo grande afflusso di persone – la maggioranza dei quali sono in fuga da guerre e persecuzioni. Allo stesso tempo, l’agenzia ha invitato gli Stati membri dell’UE a sostenere i paesi come l’Ungheria attraverso un programma di ricollocamento massiccio.
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