In vista della Giornata Mondiale del Rifugiato che si terrà il 20 giugno sono state caricate sulla piattaforma online della campagna dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) nuove storie raccontate da numerose celebrità che sono scese in campo a sostegno dell’Agenzia. Queste storie personali riguardano esperienze molto diverse: da incontri con i rifugiati a episodi della loro vita famigliare. Tra i racconti pubblicati vi sono quelli di:
Tra le altre celebrità che hanno accettato di condividere le loro storie vi sono lo scrittore Henning Mankell, la top model Alek Wek, la scrittrice Marina Lewycka, il maratoneta Guor Maker, la giornalista televisiva Emma Freud, il Goodwill Ambassador dell’UNHCR Khaled Hosseini, il musicista Maher Zain, l’architetto Sir Richard Rogers, l’attrice e cantante statunitense Kat Graham, l’ambasciatore dell’UNICEF Ewan McGregor, l’attrice Diane Kruger e la scrittrice e illustratrice Judith Kerr. Questi video fanno seguito ai messaggi di sostegno registrati da alcune celebrità il 2 giugno. Per vedere tutti i contributi delle celebrità per la Giornata Mondiale del Rifugiato di quest’anno, si può visitare il sito stories.unhcr.org/supporters/featured-supporters. Per vedere tutte le storie condivise da rifugiati, giornalisti e membri del pubblico si prega di visitare il sito stories.unhcr.org/. Sulla Giornata Mondiale del Rifugiato del 20 giugno 2014 Il 20 giugno, in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, l’UNHCR commemora la forza e la capacità di reazione di quei milioni di persone che in tutto il mondo sono costrette ad abbandonare le proprie case a causa di guerre o di violazioni dei diritti umani. Lo scorso anno il numero di migranti forzati ha raggiunto livelli senza eguali. Quest’anno l’UNHCR sta chiedendo a persone provenienti da tutto il mondo di mostrare il proprio sostegno nei confronti delle famiglie costrette a fuggire condividendo una storia che abbia per tema i rifugiati. Il pubblico può leggere, visualizzare e condividere storie relative ai rifugiati sul sito at http://stories.unhcr.org, dove può anche caricare la propria storia. Citazioni da utilizzare Goodwill Ambassador dell’UNHCR Khaled Hosseini “Nella mia vita e nel mio lavoro in qualità di Goodwill Ambassador dell’UNHCR ho visto quali distanze devono percorrere i genitori, quali sacrifici e quali decisioni sono costretti a fare per mantenere i loro figli al sicuro e per sfuggire alla minaccia della violenza, delle persecuzioni e degli orrori della guerra. Questi genitori, questi bambini, sono dei sopravvissuti. Nonostante la perdita delle loro case, dei mezzi di sussistenza, spesso delle persone a loro più care, e del paese che amano, le famiglie di rifugiati di tutto il mondo mostrano una resistenza, un coraggio, una determinazione e una dignità che sono una vera fonte di ispirazione. Queste sono le storie sui rifugiati che il mondo intero deve conoscere”. La giornalista televisiva Emma Freud “Sono una rifugiata di seconda generazione e sono stata contenta quando l’UNHCR mi ha chiesto di condividere la storia da rifugiati della mia famiglia in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato. Penso che tutti noi abbiamo un’idea di cosa sia un rifugiato – ma questo termine comprende tante storie ed esperienze differenti. I contesti di origine dei rifugiati sono accomunati da un filo invisibile che collega molti di noi senza che lo sappiamo”. Emma Freud è bisnipote di Sigmund Freud e figlia del giornalista televisivo e politico Clement Freud, mentre l’artista Lucian Freud è suo zio. L’attrice americana Kristin Davis “La mia storia per la Giornata Mondiale del Rifugiato riguarda l’ammirevole e coraggiosa Haiwa, che mi ha commossa e ispirata quando ho visitato il campo profughi di Dadaab. Così spesso i rifugiati sono ritratti come vittime, ma lei mi ha insegnato l’incredibile forza che possiedono. E io non dimenticherò mai la sua forza.” Dettagli sulle storie L’attrice Emma Thompson e suo figlio Tindy Emma e Tindy, il suo figlio ruandese, parlano apertamente della propria storia familiare. Tindy ha perso la sua famiglia e a tredici anni è stato costretto a diventare un bambino soldato. All’età di sedici anni è arrivato nel Regno Unito e ha incontrato Emma al Refugee Council. Più tardi, Emma e suo marito hanno adottato Tindy. Parlando del loro rapporto, Emma Thompson dice: “Siamo molto amici, ma siamo anche madre e figlio”. E sull’importanza di avere una famiglia aggiunge: “Si tratta di un ambiente che offre protezione; tutti ne abbiamo bisogno, perché tutti abbiamo bisogno di un posto dove ci sentiamo al sicuro”. Kristin Davis, attrice americana Una Kristin Davis visibilmente commossa ha condiviso la storia della sua visita al campo profughi di Dadaab in Kenya, avvenuta nel 2011, all’inizio dell’emergenza connessa alla carestia in Somalia. Racconta di aver incontrato Haiwa, una donna che è stata resa zoppa dalla poliomelite e che ha perso due dei suoi figli e il marito durante il viaggio dalla Somalia. Kristin Davis si è seduta con Haiwa e ha ascoltato la sua storia. In seguito ha assistito all’azione degli operatori umanitari che l’hanno aiutata a trovare cibo, riparo e diverse attrezzature per sostenerla nella sua disabilità prima che la sorella di Haiwa arrivasse per riportarla in Somalia. L’attrice ha descritto questa storia come un vero esempio di “forza e perseveranza” e, in risposta a quanto visto, Kristin Davis ha commentato: “Stare lì è stata una grande fonte di ispirazione”. Malala Yousafzai, attivista per i diritti umani Malala condivide la sua esperienza di incontro con Mazoun, un sedicenne rifugiato siriano, che vuole continuare il suo percorso di studi in modo da poter un giorno diventare un giornalista. Malala racconta anche la sua stessa esperienza da sfollata in Pakistan. Parla delle battaglie che un rifugiato deve combattere a causa del conflitto: “Dovremmo reagire e assicurarci che nessuna persona in questo mondo diventi un rifugiato”. David Morrissey, attore L’attore britannico racconta la storia di Samir e Rayid, una famiglia siriana che viveva in una bella strada in un appartamento con quattro camere da letto con i loro sei figli. Samir aveva un’attività di successo e tutti i bambini andavano a scuola e giocavano sicuri in strada. Quando è iniziato il conflitto, hanno detto che diversi loro amici e vicini di casa sono stati “uccisi come polli”. Oggi sono al sicuro in un campo profughi in Giordania da cui sperano di entrare in un programma di reinsediamento, così da poter iniziare una nuova vita. Morrissey chiede ai bambini cosa vogliono fare da grandi; Alla, una bambina di dodici anni, risponde che vuole diventare un arredatrice ‘perché voglio avere delle competenze utili per ricostruire il mio paese’. Wes Anderson, regista Il regista di Hollywood ha concesso una scena del suo film “Budapest Hotel” come sua storia per la campagna sui rifugiati. La scena mostra il personaggio impersonato da Ralph Feinnes – M Gustave – che ascolta la storia da rifugiato del paggetto Zero Moustafa. Nel presentare la scena Anderson dice: “Nessuno sceglie di diventare un rifugiato. Sono persone come noi che si trovano in condizioni estreme “. Neil Gaiman, scrittore Gaiman appare nel video con Ayman, un dottore che lavora in un campo profughi in Giordania e che lo scrittore ha visto all’opera nel campo. Dopo aver visto il suo lavoro, lo scrittore ha affermato: “Sono rimasto stupito da tutto quello che fa ogni giorno. Vi prego di sostenerlo, di sostenere l’UNHCR. Hanno bisogno di voi.”
Tutti i video sopramenzionati e molti altri possono essere trovati come playlist su Youtube all’indirizzo:
https://www.youtube.com/playlist?action_edit=1&list=PLtPw-Y91GlmVP7sYGPdCIG0BkarSgLICP.
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