Sono ormai 20.563 i rifugiati che dall’inizio di aprile si sono riversati in Angola per sottrarsi al clima di insicurezza e violenza nella regione di Kasai, nella Repubblica Democratica del Congo. Un flusso costante di rifugiati continua ad attraversare Dundo nella provincia di Lunda Nord. Negli ultimi giorni ne sono arrivati oltre 3.000.
L’esercito angolano sta trasportando i nuovi arrivati dai posti di frontiera ai due centri di accoglienza a Cacanda e Moussunge. Tra di loro, ci sono persone che presentano gravi lesioni e ustioni, e sono state trasferite d’urgenza in un ospedale locale, dove altre 70 persone circa sono ricoverate con gravi ferite e ustioni.
I centri di accoglienza per rifugiati in Angola sono già sovraffollati e fanno fatica ad accogliere gli arrivi giornalieri. L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) sta attualmente collaborando con le autorità angolane per identificare un sito adeguato al trasferimento di rifugiati dai centri di accoglienza temporanei.
L’UNHCR continua a fornire cibo e beni di prima necessità ai nuovi arrivati. Le organizzazioni partner allestiscono tende e distribuiscono teli di plastica che assicurino un riparo adeguato, dando la precedenza alle persone più vulnerabili.
A sostegno delle autorità angolane, l’UNHCR e i suoi partner hanno registrato ad oggi oltre 11.000 persone, di cui il 70 per cento sono donne e bambini. Inoltre, in coordinamento con l’UNICEF, l’Agenzia si sta occupando di un numero crescente di bambini non accompagnati e separati che richiedono un’attenzione immediata.
L’8 maggio, grazie a un secondo ponte aereo dell’UNHCR, sono arrivati a Dundo 1200 tende familiari, 1.500 teli di plastica, 500 rotoli di plastica e 3.000 lanterne solari; gli aiuti sono in fase di scarico e presto verranno distribuiti.
L’UNHCR sta attualmente fornendo alle autorità angolane il proprio aiuto per identificare un sito adeguato dove trasferire i rifugiati dai centri di accoglienza temporanei. Deve essere situato ad almeno 50 chilometri dal confine.
L’UNHCR lancia un appello per poter raccogliere 6,5 milioni di dollari necessari a fornire assistenza immediata ai rifugiati, tra cui cibo, medicine e beni di prima necessità.
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