L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) fa appello per raccogliere 421,2 milioni di dollari per contribuire a individuare alternative significative ai rifugiati e ad altre persone che intraprendono viaggi pericolosi per raggiungere l’Europa.
Il numero di rifugiati e migranti che arrivano in Europa dall’Africa attraverso la Libia sta aumentando e parallelamente aumentano i rischi che affrontano nell’attraversamento del deserto del Sahara e del Mar Mediterraneo. Nei primi sei mesi di quest’anno, 2.171 rifugiati e migranti sono morti o dispersi nel Mediterraneo centrale, mentre si ritiene che molti altri siano morti cercando di attraversare la Libia.
“I flussi di rifugiati e migranti attraverso il Sahara e il Mediterraneo stanno costando un prezzo devastante in termini di vite umane”, ha dichiarato Vincent Cochetel, inviato speciale dell’UNHCR per il Mediterraneo centrale. “Dobbiamo fornire alternative significative a questi flussi o altrimenti le morti e le sofferenze continueranno ad aumentare. Vogliamo incrementare le attività esistenti o intraprenderne di nuove per fornire modi e mezzi efficaci per proteggere i rifugiati e i richiedenti asilo lungo le diverse rotte che conducono in Libia e sostenere l’impegno di tutti gli attori in questi sforzi”.
Per affrontare flussi complessi di popolazione che coinvolgono rotte che mutano in continuazione, l’UNHCR propone una strategia globale con interventi in tre diversi punti strategici: nei Paesi di origine e di transito nell’Africa sub-sahariana, nel Nord Africa e nei Paesi di destinazione in Europa.
Nei Paesi sub-sahariani, l’UNHCR mira a garantire l’accesso all’asilo, fornire adeguati servizi di accoglienza, rafforzare lo spazio di protezione e fornire servizi e soluzioni di protezione efficaci per coloro che hanno bisogno di protezione internazionale. Ciò includerà attività di capacity building, attività di sensibilizzazione per aumentare la consapevolezza relativa ai rischi del viaggio verso la Libia e migliorare la comunicazione con i membri delle comunità che potrebbero intraprendere tali viaggi e attività a supporto dei meccanismi di applicazione della legge volti a contrastare il traffico di esseri umani.
In Nord Africa, l’UNHCR si adopererà per migliorare l’accesso all’asilo, aumentare la consapevolezza dei pericoli della migrazione irregolare e lavorare per migliorare lo spazio di protezione, anche attraverso soluzioni alternative alla detenzione di rifugiati e richiedenti asilo. L’UNHCR fornirà un supporto mirato ai servizi della guardia costiera in termini di formazione, così da assicurare che coloro che sono stati salvati o intercettati in mare ricevano trattamento e assistenza umanitaria, facilitando l’individuazione precoce, anche nei punti di sbarco, di coloro che hanno esigenze di protezione, incluse le persone più vulnerabili, in modo da garantire la tempestiva erogazione di servizi e soluzioni adeguate.
In Europa, l’UNHCR continuerà a sostenere, integrare e sviluppare le capacità già in essere dei governi per garantire un accesso efficace e sicuro all’asilo, ai servizi di protezione e alle soluzioni per le persone di competenza dell’Agenzia, con particolare attenzione a quelle con esigenze specifiche e vulnerabilità.
L’appello supplementare dell’UNHCR ammonta a 421,2 milioni di dollari, 22,6 milioni dei quali sono fondi supplementari per i Paesi dell’Africa occidentale e per il Marocco. Si basa, incorporandoli, sugli appelli precedenti dell’Agenzia, tra cui il Piano di Risposta Regionale per rifugiati e migranti per l’Europa del 2017 (RMRP) e le richieste finanziarie relative ai rifugiati in Libia pari a 62,4 milioni di dollari, presentato nel contesto dell’Appello per la Libia del maggio 2017. Inoltre integra le attività attuate da altre organizzazioni, come l’Organizzazione Internazionale delle Migrazioni (IOM), rivolte ai migranti che percorrono la stessa rotta.
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