L’UNHCR, l’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati, esprime grave preoccupazione per l’ingente numero di persone rimaste senza alloggio a causa dei combattimenti nella Repubblica Democratica del Congo. Le violenze in corso impediscono alle agenzie umanitarie l’accesso necessario a garantire la fornitura di assistenza di base in diversi settori.
Secondo le stime dell’UNHCR, le abitazioni di circa 1,5 milioni di persone sono state danneggiate o distrutte. Le valutazioni si basano sulle conclusioni del Gruppo di lavoro sull’alloggio guidato dall’UNHCR, che tra maggio e novembre di quest’anno ha condotto una ricerca in sette delle 26 province della Repubblica Democratica del Congo.
Negli scontri mortali che coinvolgono gruppi armati e forze governative, così come nel corso di attacchi mirati, molte case sono state completamente bruciate e molti materiali da costruzione e tegole sono stati saccheggiati e smontati. Alcune delle persone costrette a fuggire hanno riferito che interi villaggi sono stati ridotti in cenere.
Nelle province orientali dell’Ituri e del Nord Kivu, circa 88.000 case sono state distrutte o danneggiate a causa della violenza.
A molte persone non è rimasta altra scelta che cercare riparo altrove, dipendendo dall’accoglienza delle famiglie ospitanti. Questa situazione sta gravando sulle già limitate risorse, costringendo alcune persone ad inserirsi nel mercato del lavoro sessuale o minorile
Negli insediamenti spontanei, le persone si trovano in disperate condizioni di indigenza e dormono in capanne fatte di rami e sacchetti di plastica. Poco protette dalle intemperie e da intrusioni, sono esposte a malattie ed epidemie. I pochi beni che le persone sono riuscite a conservare spesso finiscono con l’essere rubati. Le donne e le ragazze sono ad altissimo rischio di violenza sessuale.
Nell’area colpita dall’ebola vicino a Beni, nel Nord Kivu, negli ultimi tre mesi si sono registrati oltre 1.300 casi di violazioni dei diritti umani contro civili, inclusi attacchi fisici, uccisioni indiscriminate, saccheggi e rapimenti.
In Ituri, nelle ultime settimane vi sono stati nuovi attacchi a postazioni militari e a civili da parte di assalitori spesso non identificati. A seguito della nuova ondata di violenze, da settembre nel territorio di Djugu, in Ituri, l’UNHCR ha ricevuto segnalazioni di circa 100.000 nuovi sfollati nella provincia.
Si stima che nel 2018 oltre un milione di congolesi siano diventati sfollati interni.
L’UNHCR esorta tutte le parti coinvolte a cessare immediatamente ogni forma di violenza nei confronti della popolazione civile.
Chiede inoltre al governo della Repubblica Democratica del Congo di affrontare le cause degli esodi forzati e di cercare soluzioni per le vittime.
Esorta infine la comunità internazionale ad offrire ulteriori finanziamenti, avendo ricevuto appena il 46% dei 201 milioni di dollari americani necessari alle operazioni nella Repubblica Democratica del Congo nel 2018.
Per ulteriori informazioni:
Condividi su Facebook Condividi su Twitter