I forti temporali di lunedì e le inondazioni nelle regioni centrali e orientali hanno causato almeno 40 morti, oltre 340 feriti e molti altri sfollati. L’Afghanistan rimane una delle più gravi crisi umanitarie del mondo, e si stima che nel 2024 necessiteranno di aiuti un totale di 23,7 milioni di persone; attualmente le operazioni dell’UNHCR in Afghanistan sono finanziate solo al 44%.
Questa è una sintesi di quanto è stato detto dal portavoce dell’UNHCR Babar Baloch – a cui il testo citato può essere attribuito – durante l’incontro odierno con la stampa al Palais des Nations a Ginevra.
L’UNHCR, l’Agenzia dell’ONU per i Rifugiati, sta fornendo assistenza umanitaria in Afghanistan dopo i temporali di lunedì e le forti inondazioni nelle regioni centrali e orientali del Paese che hanno causato almeno 40 morti, oltre 340 feriti e molti altri sfollati.
Strade, ponti, case ed edifici pubblici sono stati danneggiati o distrutti. Queste cifre sono destinate ad aumentare man mano che i team di soccorso potranno raggiungere altre aree colpite.
L’Afghanistan è tra i Paesi più esposti a condizioni climatiche estreme e disastri naturali, come siccità e tempeste. È anche uno dei meno preparati ad adattarsi all’impatto dei cambiamenti climatici, dopo quattro decenni di conflitti, insicurezza e instabilità. Le ultime inondazioni seguono le devastanti e improvvise alluvioni di maggio, che hanno colpito vaste aree dell’Afghanistan settentrionale, nord-orientale e occidentale, causando la morte e il ferimento di oltre 683 persone e danni alle infrastrutture, alle abitazioni e ai terreni agricoli.
In risposta alle ultime inondazioni e tempeste di questa settimana, team di personale umanitario, tra cui l’UNHCR e organizzazioni partner quali WAW (Women for Afghan Women), sono stati dispiegati nelle aree colpite per determinare l’impatto, i bisogni umanitari e identificare le famiglie che necessitano assistenza. Molte aree sono ancora inaccessibili a causa del danneggiamento di strade e ponti.
Secondo le prime stime, migliaia di persone sono state colpite nelle province di Nangarhar, Laghman e Kunar. Alcune delle aree più colpite si trovano in distretti con già un alto numero di sfollati afghani e rifugiati che hanno fatto ritorno nel Paese; qui l’UNHCR e le organizzazioni partner hanno fornito assistenza e servizi essenziali.
L’UNHCR vuole rafforzare i servizi esistenti di supporto psicosociale e di salute mentale per le persone colpite dalle alluvioni. A coloro che potrebbero aver perso i documenti saranno offerti anche assistenza e servizi legali, tra cui il rilascio e il rinnovo dei documenti civili e la consulenza su questioni legate alle proprietà e i terreni. I nostri partner indirizzeranno le persone con problemi di protezione specifici, come la violenza di genere e la protezione dei bambini, per un ulteriore supporto.
Otto team inter-agenzie sono state dispiegate nella provincia di Nangarhar per fornire assistenza umanitaria e sei nelle province di Laghman e Kunar, presente personale dell’UNHCR e del WAW. Altri team si recheranno nelle aree colpite nei prossimi giorni, mentre è in corso la valutazione complessiva in termini di danni e perdita di vite umane. L’UNHCR ha preposizionato scorte di akit di soccorso d’emergenza che potrebbero essere distribuiti in base alle necessità e alle valutazioni.
Queste recenti inondazionia stanno aggravando le vulnerabilità di comunità che già faticano ad accedere ai servizi di base.
L’Afghanistan rimane una delle più gravi crisi umanitarie del mondo, secondo il Piano di risposta e fabbisogno umanitario dell’Afghanistan si stima che in totale nel 2024 saranno 23,7 milioni le persone che avranno bisogno di aiuti nel Paese. Dall’inizio dell’anno, le Nazioni Unite stimano che più di 145.000 persone siano state colpite da disastri naturali in tutto l’Afghanistan, con 33 delle 34 province che sono state colpite da disastro naturale durante questo periodo.
L’Afghanistan ha bisogno di attenzione e sostegno continui da parte della comunità internazionale. L’UNHCR e le altre operazioni umanitarie nel Paese rimangono gravemente sottofinanziate. Attualmente, le operazioni dell’UNHCR in Afghanistan sono finanziate solo al 44%.
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