L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) è impegnato ad aiutare le autorità nella provincia orientale di Khost, in Afghanistan, nella registrazione e assistenza delle persone in fuga dall’offensiva in corso lungo il confine che vede militari pakistani contro militanti talebani nel Waziristan settentrionale, nelle regioni tribali del Pakistan.
Circa 6.452 persone provenienti dal Pakistan sono fuggite dal Waziristan settentrionale verso le regioni orientali dell’Afghanistan, arrivando nei distretti di Gurboz, Khost (Matun), Tanni, Nadir Shah Kot e Mando Zai, nella provincia di Khost.
I nuovi arrivati – donne, uomini e bambini – in cerca di un rifugio sicuro hanno percorso a piedi i territori montani attraversando la frontiera del Pakistan. Per ora vengono sistemati presso le comunità locali afghane, la cui capacità di accoglienza e disponibilità di risorse è tuttavia limitata. Le necessità urgenti riguardano una sistemazione, acqua potabile e servizi igienico-sanitari.
L’UNHCR è preoccupato che le famiglie residenti in prossimità delle zone colpite dal conflitto siano ulteriormente esposte a violenze e che l’accesso umanitario possa essere ridotto.
Come risposta immediata, l’UNHCR sta distribuendo tende e altri generi di prima necessità alle persone più vulnerabili, mentre il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (WFP/PAM), agenzia partner, ha distribuito aiuti alimentari, tra cui zucchero, riso, tè, fagioli e sale. Nuove valutazioni congiunte sui bisogni degli ultimi arrivati sono state condotte con la Direzione provinciale del Ministero dei rifugiati e del rimpatrio, il PAM e altri partner per valutare i bisogni umanitari urgenti.
All’interno del Pakistan il governo ha confermato che oltre 101mila persone sono state costrette a migrare dal Waziristan settentrionale verso le aree di Banu, Dera Ismail Khan e Tank nella provincia di Khyber-Pakhtunkhwa. Nell’ambito di un’azione di risposta tra diverse agenzie delle Nazioni Unite, a sostegno del governo, l’UNHCR è pronto ad assistere gli sfollati interni del Pakistan.
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