Oggi i governi hanno promesso una cifra iniziale di 500.8 milioni di dollari USA per il lavoro dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) di assistenza ai quasi 43milioni di rifugiati, sfollati o apolidi nel mondo.
L’UNHCR, alle prese con multiple mega emergenze nel Medio Oriente ed in Africa, ha presentato una richiesta di 6.23miliardi USD per il 2015 alla conferenza annuale dei donatori, la richiesta più alta mai registrata. Lo scorso anno ad un incontro simile i governi si erano impegnati a donare 671.6milioni USD. Nonostante i fondi promessi non siano sufficienti a coprire tutti i bisogni, rappresentano un utile indicazione che permette all’Agenzia di pianificare e continuare le proprie attività senza interruzione.
L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per I Rifugiati Antonio Guterres ha ringraziato i donatori per il loro costante sostegno, tuttavia ha avvisato che il gap tra i bisogni e il finanziamento umanitario è in aumento. “Più persone sono in fuga da guerra, violenza e persecuzione che in qualsiasi altro momento. Le emergenze in Siria, Repubblica Centrafricana e Sud Sudan stanno diventando situazioni di esodi protratti, portando il sistemo umanitario vicino alla bancarotta” ha dichiarato. “Abbiamo bisogno di modalità di finanziamento aggiuntive e più prevedibili per queste emergenze”.
Guterres ha inoltre ringraziato i paesi ospitanti per il loro continuo sostegno, riconoscendo che “la tremenda pressione che la presenza massiccia dei rifugiati esercita sulle risorse locali e le infrastrutture. E’ necessario un sostegno strutturale e per lo sviluppo per aiutare le comunità ad accogliere i rifugiati in fuga dalla guerra e la violenza”.
L’UNHCR riceve solo un piccolo contributo dal budget ordinario delle Nazioni Unite ed i suoi programmi sono quasi interamente finanziati dai contributi volontari di governi e donatori privati. Negli ultimi 5 anni i bisogni finanziari sono più che raddoppiati a causa del crescente numero di migrazioni forzate.
Per il 2014 l’Agenzia Onu per i Rifugiati necessita di $6.6 miliardi per assistere rifugiati, sfollati e apolidi. Ad oggi solo $3.19 miliardi sono stati ricevuti, pari a meno della metà del necessario. In questa situazione l’Agenzia riuscirà a coprire solo i bisogni essenziali quali acqua, igiene, assistenza sanitaria e riparo, mentre alcune attività importanti per il lungo periodo come la formazione professionale, la promozione di attività di sussistenza e l’istruzione secondaria rimangono sotto-finanziate.
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