Secondo l’UNICEF e l’UNHCR, a 500 giorni dall’inizio della fuga dei rifugiati dalla guerra in Ucraina, più della metà dei bambini ucraini rifugiati in Polonia non è iscritta al sistema scolastico nazionale.
L’UNICEF e l’UNHCR esortano i genitori rifugiati a iscrivere i loro figli al sistema scolastico polacco, perché l’apprendimento faccia a faccia in uno spazio sicuro con coetanei e insegnanti non è solo importante per la loro istruzione, ma è fondamentale per la loro socializzazione, la loro salute mentale e il loro benessere.
Le agenzie ONU hanno anche espresso apprezzamento per il sistema scolastico polacco, compresi il Ministero dell’Istruzione e della Scienza, le amministrazioni comunali, i presidi, gli insegnanti e gli alunni per aver accolto i rifugiati nelle loro scuole. In Polonia, i rifugiati provenienti dall’Ucraina costituiscono il 4% di tutti gli studenti registrati. In più di 85.000 classi c’è almeno uno studente rifugiato.
“Le scuole sono più che luoghi di apprendimento, soprattutto in tempi di guerra”, ha dichiarato Rashed Mustafa Sarwar, Coordinatore nazionale dell’Ufficio UNICEF per la risposta ai rifugiati in Polonia. “Forniscono ai bambini che hanno già subito perdite, sfollamenti e violenze un senso di routine e sicurezza, la possibilità di costruire amicizie e di essere aiutati dagli insegnanti, nonché l’opportunità di integrarsi nelle comunità ospitanti. Forniscono accesso a servizi per sostenere la salute mentale e il benessere dei bambini”.
“La risposta esemplare della Polonia all’esodo dei rifugiati ucraini ha fornito a coloro che sono stati costretti a fuggire una protezione immediata, l’accesso all’assistenza sanitaria e al lavoro, e l’istruzione gratuita”, ha dichiarato Kevin J. Allen, rappresentante dell’UNHCR in Polonia. “Dobbiamo trarre beneficio dall’istruzione offerta ai bambini ucraini nelle scuole polacche e assicurarci che le frequentino – costruendo le competenze necessarie per contribuire a un futuro più luminoso in Ucraina quando le condizioni lo permetteranno”.
Quasi la metà dei bambini rifugiati provenienti dall’Ucraina, 173.000, sono attualmente iscritti al sistema scolastico polacco, compreso quello primario e secondario. Circa uno studente ucraino su cinque (22%) in età da scuola secondaria ha frequentato una scuola polacca alla fine dell’ultimo anno accademico.
I bambini rifugiati non iscritti alle scuole polacche stanno probabilmente cercando di continuare gli studi online, attraverso il programma di studi ucraino o altre piattaforme di apprendimento a distanza. Sebbene questi metodi forniscano soluzioni a breve termine, non supportano lo sviluppo sociale e spesso non producono risultati scolastici positivi nel lungo periodo. I bambini ucraini avevano già perso anni di apprendimento di persona a causa della pandemia da COVID-19.
Sebbene non esistano dati verificati, si stima che circa il 30% dei bambini ucraini iscritti e che studiano in presenza nel sistema scolastico polacco stiano anche studiando online. Per questi bambini può essere faticoso e molto difficile. Alcuni bambini rifugiati seguono un’istruzione non formale, frequentano scuole ucraine o hanno abbandonato la loro istruzione.
I bassi tassi di iscrizione possono essere attribuiti a fattori quali i frequenti spostamenti da e verso l’Ucraina, nonché a ostacoli quali le barriere linguistiche e la capacità delle scuole di assorbire nuovi studenti.
L’Ufficio dell’UNICEF per la risposta ai rifugiati in Polonia sta lavorando con il Ministero dell’Istruzione e della Scienza, 12 comuni e partner della società civile per aumentare l’accesso all’apprendimento di qualità per i bambini in Polonia. Ciò significa sostenere l’inclusione dei bambini nei sistemi scolastici nazionali e fornire percorsi di apprendimento multipli ai bambini non ancora iscritti. Ciò significa anche fornire agli insegnanti e al personale scolastico una formazione su come integrare tutti i bambini vulnerabili nelle classi e fornire corsi di lingua, salute mentale e supporto psicosociale. L’UNICEF ha aiutato più di 900.000 bambini, compresi i bambini rifugiati e polacchi, ad accedere all’istruzione in Polonia. Questo include l’istruzione formale e non formale, il supporto specializzato, l’apprendimento della lingua polacca, il supporto per l’apprendimento digitale e i programmi extrascolastici e di coesione sociale. La piattaforma UNICEF-Microsoft Learning Passport, lanciata la scorsa settimana per sostenere l’inclusione dei rifugiati e la salute mentale di tutti gli alunni, formerà 8.900 insegnanti che raggiungeranno 200.000 bambini in Polonia nel 2023.
L’UNHCR in Polonia sta coordinando la risposta ai rifugiati di oltre 80 organizzazioni, a sostegno delle autorità polacche. L’UNHCR ha un rapporto di lavoro di lunga data con il Ministero dell’Istruzione per quanto riguarda l’assistenza ai bambini richiedenti asilo e rifugiati, oltre all’organizzazione di conferenze annuali sull’istruzione, dal 2015, che riuniscono insegnanti, esperti e autorità locali per discutere il quadro giuridico sull’istruzione, scambiare conoscenze e buone pratiche sull’inclusione dei bambini richiedenti asilo e rifugiati nelle classi polacche, nonché workshop pratici.
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