Si è svolto oggi a Ginevra il primo incontro bilaterale tra l’Italia e l’UNHCR, Agenzia ONU per i Rifugiati, al quale hanno partecipato la Vice Ministra per la Cooperazione allo Sviluppo, Marina Sereni, e l’Alto Commissario Filippo Grandi, insieme a rappresentanti delle Direzioni Generali per gli Italiani all’estero e le politiche migratorie, per la Cooperazione allo Sviluppo e del Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del Ministero dell’Interno.
Si è trattato di un dialogo costruttivo per definire con quali modalità l’Italia possa continuare a sostenere il lavoro di UNHCR nel mondo a tutela della popolazione rifugiata e sfollata, in un momento in cui i bisogni crescenti richiedono un impegno ancora più forte e di lungo periodo.
Il 2021 è un anno importante per l’UNHCR poiché segna il 70° anniversario della Convenzione sullo status di rifugiato del 1951. Dopo 70 anni, il numero di persone in fuga da guerre, violenze, persecuzioni e violazioni dei diritti umani ha raggiunto la cifra record di 82,4 milioni. L’UNHCR è testimone dell’intensificarsi degli impatti dell’emergenza climatica su coloro che sono già stati costretti a fuggire da conflitti e violenze. La complessità delle migrazioni forzate e dei movimenti misti di popolazioni sta determinando bisogni umanitari e finanziari senza precedenti, sullo sfondo di una pandemia che aggrava le vulnerabilità preesistenti dei rifugiati e di altre persone che l’UNHCR protegge e tutela.
L’UNHCR è grata all’Italia, tra i suoi più importanti Paesi donatori, per l’impegno e la visione con la quale, in base ad un modello di risposta condivisa alle migrazioni forzate basato sul principio di solidarietà, nel quadro del Global Compact sui Rifugiati, si impegna a garantire aiuti umanitari e supporto ai Paesi che ospitano il maggior numero di persone rifugiate e a trovare soluzioni di lungo periodo per le persone costrette alla fuga.
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