Comunicato stampa congiunto UNHCR/OIM
L’UNHCR, l’Agenzia ONU per i Rifugiati, e l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM), segnalano oggi un aumento costante del numero di rifugiati e migranti morti in mare, dopo la notizia di almeno 17 vittime* nell’Atlantico settentrionale mentre tentavano di raggiungere le Isole Canarie.
Secondo le prime notizie, i team di ricerca e soccorso spagnoli erano partiti in aiuto di un’imbarcazione in difficoltà individuata a circa 500 chilometri a sud dell’isola canaria di El Hierro il 27 aprile pomeriggio. Un elicottero dell’aviazione spagnola ha trovato solo tre sopravvissuti a bordo dell’imbarcazione, due uomini e una donna, e 17 corpi sul ponte della barca.
L’equipaggio dell’elicottero ha condotto in salvo i tre sopravvissuti gravemente disidratati e li ha portati negli ospedali dell’isola di Tenerife, dove è stata anche portata l’imbarcazione per l’identificazione delle persone decedute.
Si stima che circa 200 persone abbiano perso la vita in mare quest’anno lungo la rotta che porta alle isole Canarie e sulla rotta del Mediterraneo occidentale verso la Spagna. Di queste, quasi 90 sono morte in mare lungo la rotta per le isole Canarie, compresi almeno otto bambini e sei donne.
Da gennaio, più di 4.300 migranti e rifugiati, compresi i bambini non accompagnati bisognosi di protezione, sono arrivati via mare alle isole Canarie. Il mare agitato in questo periodo dell’anno e le lunghe distanze percorse – da 400 a più di 1.500 km a seconda del punto della costa dell’Africa occidentale in cui è iniziato il viaggio – rendono questa rotta particolarmente pericolosa. Le barche possono rimanere alla deriva per giorni, senza acqua nè cibo.
UNHCR e OIM ringraziano le autorità spagnole, il Soccorso Marittimo e le Forze e Corpi di Sicurezza dello Stato per il loro lavoro di ricerca e soccorso in mare. Da venerdì 23 a domenica 25 aprile le autorità hanno salvato più di 200 persone nel mare a sud delle isole Canarie.
Entrambe le organizzazioni delle Nazioni Unite invitano tutti gli stati a rafforzare i percorsi regolari e sicuri per fornire alternative alle pericolose traversate in mare. Gli Stati, tutti gli attori internazionali, regionali e locali dovrebbero anche rafforzare la loro cooperazione nella lotta contro le reti di contrabbando e traffico di esseri umani che continuano a trarre profitto dalla disperazione e dalla vulnerabilità dei migranti e dei rifugiati.
*Aggiornamento: dopo l’arrivo in porto, le autorità spagnole hanno riferito che il numero totale di corpi è 24.
Per maggiori informazioni:
UNHCR:
OIM:
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