Commento alla stampa attribuibile a Raouf Mazou, Assistente Alto Commissario dell’UNHCR per le operazioni.
Oggi, oltre 48 milioni di persone sono state costrette a fuggire all’interno dei loro paesi a causa di conflitti e violenze, la maggior parte delle quali sono donne e bambini.
Tra conflitti e persecuzioni in corso e un deficit globale di pace, i livelli di migrazioni forzate interne seguono una traiettoria preoccupante.
Spinto dalle crisi in Afghanistan, Etiopia, Sudan, Sahel, Mozambico, Yemen e molti altri paesi, il numero di sfollati interni è aumentato di oltre 2,3 milioni solo lo scorso anno, secondo l’ultimo rapporto statistico annuale dell’UNHCR, Global Trends.
Di fronte alla continua inazione globale, nuove ondate di migrazioni forzate sono inevitabili, mentre la situazione di coloro che sono già sradicati dalle loro case diventerà sempre più disperata.
L’UNHCR, Agenzia ONU per i Rifugiati, accoglie con favore le raccomandazioni per fornire protezione e soluzioni rese pubbliche ieri dal Gruppo di Alto Livello del Segretario Generale delle Nazioni Unite sugli spostamenti interni.
Faccio eco all’appello ai governi, alla società civile e al settore privato affinchè si attivino collettivamente per aiutare a prevenire, rispondere a e risolvere le migrazioni forzate.
L’UNHCR continuerà a rafforzare il suo lavoro nelle situazioni di migrazioni forzate interne, insieme alle comunità colpite e ai partner delle Nazioni Unite, umanitari e di sviluppo, mettendo a frutto la nostra lunga esperienza nella protezione dei rifugiati e nel trovare soluzioni.
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